Operazione sorpasso riuscita. Lazio davanti alla Roma per la prima volta dopo un anno e mezzo, con un Pioli da otto in pagella come il numero delle vittorie di fila che lo accostano a Maestrelli e Delio Rossi, due allenatori rimasti nella storia biancoceleste. Miglior attacco del campionato (ieri contro l'Empoli a segno tutti e quattro i tenori, che hanno realizzato 36 dei 58 gol biancocelesti), addirittura due punti conquistati rispetto alla Juve nel 2015 e sabato l'attesa sfida allo Stadium con i bianconeri, nella quale mancheranno de Vrij (distorsione al ginocchio) e Parolo (frattura alla costola).
La Roma gioca forse una delle sue migliori partite di questo periodo, ma a Torino paga il suo attacco sterile - ieri orfano di Totti ancora non al top e rimasto in panchina - e raccoglie solo un pari contestato da tutti tra il rigore guadagnato da De Rossi e segnato da Florenzi e una rete (quella di Maxi Lopez) viziata da un cross di Bruno Peres con la palla forse finita fuori dal campo. «Il sorpasso della Lazio? Conta essere secondi alla fine...
Se giochiamo così possiamo vincerle tutte», dice il condottiero romanista Garcia. «Ha ragione lui, bisogna tenere i piedi per terra anche se l'entusiasmo ci fa bene», la replica del collega Pioli. La sensazione è che il duello vivrà di sorpassi e controsorpassi fino al derby del 24 maggio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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