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Leclerc suona la carica: "Al lavoro per vincere questo campionato"

"Perché io ci credo". Binotto: "Mai dubitato di tornare. C'è l'Italia dietro l'#EssereFerrari"

Leclerc suona la carica: "Al lavoro per vincere questo campionato"

«Volevamo lottare più di tutti, Charles, e hai lottato più di tutti. Sei un campione, veramente bravo bravo bravo». «Mamma mia! Grazie ragazzi, grazie Mattia». Nel team radio Ferrari c'è tutta la gioia per un risultato fantastico nella gara inaugurale del Mondiale di F1. Perché, 12 anni dopo la prima gara del Bahrain 2010, sulla stessa pista il team di Maranello torna a centrare un uno-due. E già per strada qualcuno inizia a sventolare le bandiere del Cavallino. «Davvero? - chiede Leclerc -. Bene. Sono felicissimo. È un inizio perfetto, adesso dobbiamo continuare a spingere. La stagione è lunga. Ma iniziarla così». Il monegasco non si nasconde. Anche se è presto, non ha paura ad utilizzare quella parolina lì. «Bisogna continuare a lavorare più che mai per provare a vincere questo titolo. Uso la parola titolo? Sì, io ci voglio credere. Quello è il nostro obiettivo».

Dalle parole del team principal Mattia Binotto, emerge tutta la felicità dopo un paio di anni difficili: «Siamo stati criticati negli ultimi due anni ma non ho mai dubitato sulla squadra. So che questa squadra è forte, ha lavorato in modo unito. Ed è arrivata preparata. Penso ai pit stop: ci siamo allenati tantissimo con le nuove gomme. Prima di Natale avevamo già fatto più di 1300 pit stop, c'è la voglia di allenarsi, di gareggiare e lottare in pista. #Essereferrari non è solo un motto, ma una visione. Ci identifica. Siamo diversi dagli altri e c'è tutta l'Italia dietro». La conferma arriva da Carlos Sainz jr: «La Ferrari è tornata ed è tornata alla grande, con una doppietta. I due posti che la Ferrari dovrebbe sempre occupare. L'entrata in box in parata? Bellissima. Come bellissima e veloce è la macchina. Dobbiamo sfruttarla bene».

È stato un weekend da incubo in casa Red Bull: «Così fa male confessa il campione del mondo uscente Verstappen - Quando vedi due macchine che si ritirano è estremamente doloroso». Ad approfittare dell'harakiri dei bibitari è stata la Mercedes, con Hamilton che dice: «Non mi aspettavo di salire sul podio. Mi sono trovato a lottare con le Ferrari, ma poi hanno messo il mantello e sono sparite». La giornata di festa del Cavallino rende felice l'ex team principal ed ora presidente e ad della F1, Stefano Domenicali: «Una gara entusiasmante, abbiamo visto tanti sorpassi davanti ma anche dietro. Vedere la Ferrari così competitiva è un segnale straordinario, per chi come me l'ha vissuto da dentro. Sarà un gran campionato».

Le premesse sono davvero esaltanti.

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