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"Le leggende non si toccano!". La protesta dei tifosi della Roma

I tifosi hanno protestato contro la dirigenza giallorossa sotto gli uffici amministrativi all'Eur

"Le leggende non si toccano!". La protesta dei tifosi della Roma

A Roma non si parla d'altro da giorni. E le proteste dei tifosi per l'annuncio dell'addio di Daniele De Rossi non si placano. Circa un migliaio di tifosi ha protestato contro la società sotto gli uffici amministrativi all'Eur per una decisione che nessuno riesce ad accettare. Il capitano della Roma mandato via in questo modo è una ferita che non sembra destinata a rimarginarsi. E ora è un abisso quello che separa James Pallotta dal cuore pulsante del tifo romanista. Quelle parole della dirigenza, che ha parlato di "azienda" in riferimento alla Roma, non sono piaciute per niente al popolo giallorosso. E la protesta di oggi, in un mercoledì lavorativo qualsiasi, ne è la dimostrazione, così come gli striscioni apparsi in diverse città del mondo, da New York a Sidney. Un grido che ha avuto in particolare tre obiettivi: Pallotta, Mauro Baldissoni e Franco Baldini.

Il clima in città è rovente. La tifoseria non riesce ad accettare il modo in cui è finita la carriera di De Rossi alla Roma: ultima mossa di una presidenza che da tempo non piace non solo alla parte calda del tifo romanista, la Curva Sud, ma anche a tanti tifosi che in questi anni speravano nei trofei, nello stadio, ma anche nel rispetto dell'identità giallorossa. Un'identità rappresentata anche dai suoi capitani, da sempre vanto della tifoseria romanista.

E il messaggio dei tifosi è stato semplice: "Le leggende non si toccano!". Una protesta che sembra destinata ad avere il suo apice proprio il 26 maggio: il giorno in cui il capitano della Rom a dirà addio alla squadra che ha amato sin da bambino e in cui ha giocato per 18 anni.

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