Milano L'Inter rinasce in un derby spettacolare. Nella notte più importante la squadra di Luciano Spalletti si prende meritatamente i tre punti e sorpassa il Milan al terzo posto. La formazione di Gattuso è ridimensionata non tanto dal risultato, ma dalla prestazione in una partita dominata dai nerazzurri dove la chiave è stata a lungo Vecino trequartista, mentre la copertina se la prende Lautaro Martinez con un assist e il rigore decisivo. Un messaggio anche a Icardi che resta a guardare. Resta comunque un derby da Champions, complice la sconfitta della Roma, ora a sei punti dai nerazzurri e a quattro dai rossoneri. Che non hanno mandato all'inferno l'Inter e ora devono avere la forza di reagire dopo una partita a cui sono rimasti aggrappati solo con i nervi.
Come se Gattuso se lo sentisse di avere un Diavolo docile, esce a caricare i suoi nel riscaldamento. E infatti il Milan si presenta sbiadito come le fiamme che avrebbero dovuto colorare gli anelli di San Siro e accogliere o mandare l'Inter all'inferno. Invece Spalletti versione Caronte traghetta i nerazzurri fuori dalle scorie delle ultime settimane e dell'eliminazione in Europa League con una mossa che sorprende. Vecino trequartista manda in tilt il Milan e non solo per il gol che l'uruguaiano trova dopo appena tre minuti. Azione iniziata proprio dal centrocampista proseguita da Perisic e rifinita dalla torre-assist di Lautaro. I rossoneri faticano a entrare in partita, mentre l'Inter con il gol immediato libera la testa dai cattivi pensieri e non fa nemmeno in tempo ad accorgersi che allo stadio non c'è Icardi, l'uomo che aveva segnato gli ultimi cinque gol interisti nel derby. All'improvviso si rivede la squadra luccicante che si era persa a fine anno.
Il Milan invece è la controfigura della squadra capace di vincere cinque partite di fila anche se si vedeva qualche segnale di cedimento fisico. Ma Gattuso resta fedele ai suoi titolatissimi, peccato che abbia poco da Paquetà e zero da Suso, con Piatek che non tocca palla nella morsa di Skriniar e De Vrij. I rossoneri provano a mettersi a specchio dell'Inter, ma il rimedio non funziona perché Vecino imperversa e ha la colpa di mancare il colpo del possibile ko, sull'invito di un Perisic in versione mondiale. Anche Skriniar mette a lato il raddoppio, mentre il Milan per essere pericoloso deve chiedere aiuto a Perisic che sfiora l'autogol.
Gattuso dopo l'intervallo lascia negli spogliatoi Paquetà per Castillejo, un'ammissione di colpa sulle scelte iniziali. L'effetto non si vede perché l'Inter parte fortissimo come nel primo tempo, stavolta è De Vrij sugli sviluppi di un calcio d'angolo a infilare Donnarumma. La rivincita del grande colpevole del giovedì di coppa. Bakayoko riapre la sfida. Gattuso vuole la rimonta con Cutrone per Rodriguez e Kessie spostato terzino. E l'episodio che sembra cambiare la partita: l'Inter in totale controllo all'improvviso tentenna, mentre il Milan all'improvviso trova energia. Ma la sciocchezza di Castillejo che sgambetta Politano mentre esce dall'area lo ributta a terra. Lautaro Martinez non sbaglia il rigore.
Il Milan incassa quanti gol aveva finora subito in tutto il girone di ritorno e non ne prendeva tre dalla partita con il Napoli d'andata. Ma è un derby pazzo e il Diavolo si rimette in corsa con Musacchio. I nerazzurri non tengono per la seconda volta il doppio vantaggio per più di cinque minuti. Succede di tutto, Kessie e Biglia litigano in panchina. Ci mette lo zampino anche il Var che cambia da rosso a giallo un'entrataccia di Conti su Lautaro. Castillejo sfiora il pari ma sbatte su super Handanovic e Cutrone su D'Ambrosio allo scadere.
Il derby senza nove, con Icardi a casa e Higuain a Londra, lo stravince l'interista con il milanista Piatek che fa praticamente scena muta anche perché mai servito. Spara a salve nella notte Champions, mentre il Toro conquista San Siro.
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