L'Inter vira a destra, non cerca tiri mancini (con la minuscola, non che il tecnico della Beneamata s'arrabbi...) e anzi prova a cambiare, in un contesto che però la vede unica interprete nel suo genere. Perché se è vero che tutte le squadre di prima fascia della Serie A hanno giocatori mancini nel reparto offensivo, è altrettanto vero che a questo particolare appello manca proprio lei e solo lei, l'Inter. Che con la partenza di Xerdan Shaqiri verso lo Stoke City ha perso di fatto l'unico giocatore d'attacco di piede sinistro attualmente in rosa.
Nella squadra a disposizione di Roberto Mancini a oggi, chi ha velleità offensive ed è bravo nell'utilizzo del piede sinistro è solo Hernanes, che di natura però calcia col destro. Perché i vari Kondogbia, Dimarco, Dodò, Juan Jesus e Nagatomo, ovvero i mancini naturali a disposizione del tecnico di Jesi, tutto possono essere, fuorché dei giocatori d'attacco. E non sarà inoltre un caso se, con insistenza, la società sta cercando di portare a Milano Ivan Perisic, attaccante del Wolfsburg. Quest'ultimo, un destro naturale, ha due vantaggi: una grande duttilità tattica, che gli permette di giocare indifferentemente da ala sinistra, trequartista o ala destra, e una più che buona padronanza anche del piede mancino. Peccato però che, dalle colonne di «Kicker», Klaus Allofs smonti le velleità nerazzurre. «Ivan Perisic? L'Inter non se lo può permettere. C'è troppo gap fra la domanda del nostro club e l'offerta dell'Inter, il giocatore non è alla loro portata» ha sentenziato il dirigente del Wolfsburg.
Insomma, sarà fatalità ma a conti fatti le grandi squadre della Serie A hanno tutte a disposizione dei giocatori d'attacco mancini e questo vorrà pur dire qualcosa dal punto di vista tattico: Massimiliano Allegri ha, nella sua Juve, Dybala e Zaza. Fantasia, ma soprattutto due mancini nel carniere di scelte da mandare in campo. Maurizio Sarri, a Napoli, può contare su Manolo Gabbiadini e sulla duttilità di Hamsik, da sempre calciatore ambidestro. La Roma, con l'arrivo di Salah e Iago Falque, si è messa al sicuro mentre il Milan ha nel centrocampo e nei suoi uomini offensivi gli interpreti di piede mancino: Keisuke Honda, Suso ed Alessio Cerci offrono quantità e qualità.
E se nella Genova a tinte blucerchiate l'allenatore Walter Zenga, ad oggi, può disporre del solo Federico Bonazzoli in attacco, l'abbondanza regna sovrana a Roma, sponda Lazio: l'arrivo dell'olandese Kishna, mancino della scuderia di Mino Raiola, va ad aggiungersi al sinistro di Djordjevic, uno che spera in una stagione di riscatto. Ma Pioli ha a disposizione anche Keita, Felipe Anderson e Morrison, tutti e tre giocatori ambidestri al 100%.
C'è molta curiosità, infine, per vedere all'opera la Fiorentina: oltre a Ilicic, infatti, la coppia formata da Bernardeschi e Giuseppe Rossi potrebbe rivelarsi foriera di grandi soddisfazioni. E l'Inter? Si muoverà alla ricerca di un attaccante di piede mancino o rimarrà con i soli Biabiany, Jovetic, Palacio e Icardi? All'appello rimane un buco. Mancini (con la maiuscola) permettendo...- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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