L'Italia dei baby fenomeni. C'è l'erede di De Rossi e pure un piccolo "Ibra"

2004 annata magica: Faticanti e Vignato nella top 60 del "Guardian". E c'è un Mancini che...

L'Italia dei baby fenomeni. C'è l'erede di De Rossi e pure un piccolo "Ibra"

C'è vita giovane per il calcio italiano. A dispetto dell'ultimo posto della Serie A nella classifica di minutaggio dei teenager nei cinque massimi campionati d'Europa, lontani dai riflettori stanno crescendo alcuni prospetti che studiano per un futuro da protagonisti.

Due di loro, Giacomo Faticanti e Samuele Vignato, sono freschi di inserimento nella lista dei 60 migliori talenti nati nel 2004, stilata dal quotidiano britannico The Guardian. Accanto a Moukoko e Gavi, il primo stellina del Borussia Dortmund, il secondo talento del Barcellona e debuttante da applausi nella Spagna che ci ha sconfitti a San Siro, la presenza dei due azzurrini rappresenta un bel segnale per un calcio italiano ancora non per giovani, malgrado il cambio di mentalità portato dalla nazionale di Roberto Mancini.

Faticanti, scuola Frosinone e alla Roma dal 2018, ha già l'etichetta di nuovo De Rossi. Inevitabile se vesti il giallorosso e giostri in cabina di regia, alternando con pari efficacia la fase di costruzione con quella di interdizione. Anche se, per dirla tutta, il ragazzo guarda a Busquets come punto di riferimento. Con due Scudetti (U15 e U17) in tre anni a Trigoria, Faticanti studia da prossimo prospetto in rampa di lancio dal vivaio romanista.

Il calcio dei grandi, invece, lo ha già assaggiato Vignato. Esterno d'attacco o trequartista, cresciuto a pane e Chievo sulle orme del fratello Emanuel (classe 2000, ora al Bologna), in estate ha salutato i gialloblù dopo l'esordio tra i professionisti nel finale del campionato di Serie B. Mezza Italia gli ha fatto la corte, anche Barcellona e Bayern avevano bussato alla sua porta. Lui, però, ha scelto il Monza. E in biancorosso si è già tolto lo sfizio di segnare il primo gol da grande.

Sempre tra i classe 2004, occhio ad altri due nomi. Il primo è quello di Tommaso Mancini, piccolo Ibra del Vicenza che si sta già ritagliando uno spazio importante in prima squadra. Il secondo è Cher Ndour, scuola Atalanta e emigrato al Benfica lo scorso gennaio. Già pilastro della seconda squadra dei lusitani (che gioca nel campionato di Serie B), ha stabilito il record di debuttante più giovane della storia del club, battendo un certo Joao Felix.

Ha scelto l'estero anche Wilfried Gnonto, attaccante classe 2003 che dopo la trafila nell'Inter si è accasato nella vicina Svizzera, allo Zurigo. Tra i 60 del Guardian lui c'era lo scorso anno, insieme al centrocampista Fabio Miretti, che sta facendo faville con la Juventus Under 23.

E occhio anche in casa Empoli, dove scalpita Tommaso Baldanzi: trequartista classe 2003, trascinatore della Primavera scudettata e con esordio tra i grandi già nel curriculum. Giovani promesse, pronte a diventare protagonisti della nouvelle vague azzurra.

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