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L'Italvolley vede le streghe, ma poi piega il Belgio

Tre su tre. L'Italvolley femminile non è ancora la meravigliosa orchestra ammirata da un anno a questa parte, ma dimostra di avere cuore e carattere da vendere per andarsi a prendere un successo

L'Italvolley vede le streghe, ma poi piega il Belgio

Tre su tre. L'Italvolley femminile non è ancora la meravigliosa orchestra ammirata da un anno a questa parte, ma dimostra di avere cuore e carattere da vendere per andarsi a prendere un successo forse non decisivo per la corsa verso l'oro Mondiale, ma certamente indicativo della voglia di vincere delle tigri azzurre.

Contro il Belgio, primo vero avversario del torneo (dodicesimo nel ranking internazionale), la squadra di Mazzanti ha faticato terribilmente e ha visto da vicino lo spettro della prima sconfitta. Subito sotto nel primo set (21-25), come nell'ultimo confronto in Nations League, l'Italia si è rimessa in carreggiata nel secondo parziale, complicandosi però tremendamente la vita nel finale. Sono serviti un doppio miracolo di Orro e De Gennaro e i vantaggi (30-28) per pareggiare i conti, prima di un terzo set nel quale le azzurre sono state messe nuovamente all'angolo dalle avversarie. Sotto 24-19 l'Italia è però tornata a indossare il vestito buono, annullando i cinque set point del Belgio grazie a Egonu (top scorer dell'incontro con 31 punti), Bosetti e Danesi, che con un muro stampato in faccia a una Herbots devastante fino a quel momento ha lanciato le azzurre verso il punto del 2-1 (29-27). La furiosa rimonta delle nostre ragazze ha di fatto tolto dalla partita il Belgio, travolto in un quarto set senza storia (25-9). L'Italia tornerà in campo giovedì alle 18, nella penultima gara del girone contro il Kenya, che si annuncia come un avversario sicuramente più agevole e contro il quale sono attese possibili rotazioni per mettere in ritmo anche le ragazze che hanno trovato meno spazio fino a questo momento.

Coach Mazzanti (foto) dovrà analizzare i passaggi a vuoto di ieri, ma intanto sa di poter contare su un gruppo di tigri azzurre affamate d'oro.

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