
Le ragazze che offrono prestazioni sessuali non sono escort ma content creator, gli uomini che le gestiscono non sono papponi ma media manager. I clienti sono fans. Ed ecco che tutto diventa legale. Benvenuti nel mondo del Calippo tour e del Chinotto Tour, nuova moda porno dei social lanciata sul sito di Onlyfans. Funziona così. Le ragazze, poco più che 18enni, annunciano le tappe del loro tour sessuale: Catania, Palermo, Rimini, Udine.
Tutto gratis
I fans si prenotano per la sessione erotica. Che di solito avviene in appartamenti prenotati su Booking o - più raramente - in qualche hotel. Si presentano in gruppi di 5, anche di 20 persone. E non pagano nulla: sesso gratis, niente soldi e nemmeno l’affitto della stanza. In cambio però devono dare l’autorizzazione a essere ripresi da una telecamera, se vogliono coprendosi il viso con una maschera o un cappuccio. Il materiale video verrà poi venduto sui social, spedito privatamente con tariffe differenti a seconda della durata del filmato o del contenuto. Le ragazze, fresche di liceo, vengono pagate con una percentuale della transizione. I loro manager intascano il resto.
Chi si arricchisce
Ma chi c’è dietro alle baby non-prostitute (perché non si fanno pagare)? Chi riesce a by-passare tutti i reati che hanno a che fare con la prostituzione? I video, che le ragazze definiscono amatoriali, sono gestiti da agenzie con vincoli prestabiliti. A guidare una delle società più importanti sul mercato ci sarebbe un italiano che si fa chiamare Ice Boy e che vive in Romania. Ad aiutarlo, pare soprattutto sotto il profilo legale, un tale Edoardo. Il «gatto e la volpe» del meccanismo macina soldi stanno ben lontani dall’Italia: hanno solo concesso un paio di interviste alle Iene e alla Zanzara. Sentono le ragazze esclusivamente al telefono e hanno in uso la password dei loro profili: decidono loro a che ora pubblicare i video, con che frequenza, con che durata. Danno consigli su inquadrature, location e via dicendo. Se una mini star del Calippo tour ha voglia di tagliarsi i capelli, deve prima chiedere il consenso a loro due. Per contratto. E respingono tutte le accuse ricevute da qualche Calippa star pentita: «Non prendiamo soldi dalle ragazze, ma solo dalle transizioni dei video che girano loro stesse e che noi miglioriamo. Non vengono chiesti soldi ai fans durante la selezione, né dopo le prestazioni. Non reclutiamo le ragazze: si propongono loro». E le sessioni di sesso con 10 o 20 ragazzi presenti? «Le ragazze le facevano già, noi abbiamo solo creato il brand Chinotto tour».
Affari milionari
Anche questa operazione di marketing ha contribuito a fare di Onlyfans una piattaforma da 8 miliardi di dollari. Il proprietario della «baracca» si chiama Leonid Radvinsky, anche lui ha convenienza a rimanere poco visibile, 43 anni, nato in Ucraina, trasferito in Usa. Radvinsky sta valutando la vendita del social network per adulti.
L’azienda con sede a Londra sembra stia valutando diverse offerte. Nel 2002 Radvinsky era a capo di un’azienda, Cybertrania, che, previo pagamento, forniva agli utenti un link dal quale scaricare la password per avere accesso premium a siti pornografici.