
Se non si complica la vita da solo non è più il Milan. Così a Roma, partendo con il solito handicap (gol subito dopo meno di 3 minuti), riesce a farsi del male con l'espulsione di Gimenez che lo costringe a 75 minuti in dieci. Orgogliosa la reazione (primo gol di Joao Felix in campionato) per poi arrendersi prima alla punizione di Paredes e poi alla stoccata di Cristante a pochi rintocchi dalla fine. A questo punto non resta che preparare il futuro, il nuovo ds sembra scelto nel gallese Lee Congerton. Tocca a lui scegliere il nuovo tecnico.
La suggestiva coreografia della curva sud romanista dedicata a Claudio Ranieri commuove l'interessato e fa da propulsore per la Roma che passa subito dopo meno di tre minuti. Il merito è di Soulè che da corner confeziona la traiettoria per la testa di Mancini (Tomori non lo contrastata, tutta la difesa milanista addormentata). Sembra l'inizio di un'altra tappa di sofferenza per Conceiçao e i suoi che dopo 20 minuti perdono anche Gimenez, pescato dal varista Mazzoleni in una gomitata (identica a quella di Beukema su Gabbia nella finale di coppa Italia ma non segnalata a Mariani, e Mazzoleni era Avar nell'occasione) sul petto di Mancini. Rosso inevitabile e due turni di stop per il messicano tornato titolare dopo due mesi e caduto nel tranello del romanista. Il Milan può solo riordinare idee e schieramento provando a farsi vivo (già Jimenez in precedenza sfiora il palo) come gli succede prima dell'intervallo grazie a una genialata di Pulisic (lancio per Jimenez, rimpallo e Joao Felix non può sbagliare il gol a porta spalancata).
La Roma riparte a testa bassa nella ripresa e trova il sorpasso su una punizione da distanza notevole (barriera difettosa) di Paredes che coglie Maignan in ritardo sul primo palo. A quel punto Conceiçao dà una spolverata alla panchina e fa entrare Jovic, Fofana e Leao, quest'ultimo escluso per misteriosi motivi e infatti tocca a Rafa l'occasione migliore per i rossoneri di rimettere in parità il risultato (su imbeccata di Jovic), salvato grazie all'uscita strepitosa di Svilar, decisivo nell'occasione.
Si può dire che il Milan gioca meglio in 10 e questo significa che c'è la possibilità di ricavare molto di più dal gruppo che è fuori dalla zona coppe. Cristante chiude i conti dopo qualche rischio di troppo (anche Jovic sfiora il palo) ma la Roma resta quinta.
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