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L'ombra della Juve sulla vetta anche se CR7 fa scena muta

Pirlo ha trovato la quadratura giusta in mezzo al campo. Reti di Arthur e McKennie, che festeggia alla Harry Potter

L'ombra della Juve sulla vetta anche se CR7 fa scena muta

Più o meno improvvisamente, l'ombra della Juve si allunga sulle primissime posizioni della classifica. Soprattutto, battendo il Bologna 2-0 (Arthur, con deviazione decisiva di Schouten, e McKennie), i campioni d'Italia hanno sfruttato al massimo il rallentamento delle due milanesi: la vetta del campionato dista adesso sette punti, ma Chiellini e compagni devono ancora recuperare la partita contro il Napoli e, per quanto nulla possa essere dato per scontato, l'idea di avere ancora un jolly da buttare sul tappeto piace eccome.

Domenica insomma positiva per la Signora, che ha dato seguito alla vittoria della Supercoppa e mantenuto la porta inviolata in campionato per la prima volta nel 2021: Szczesny non ha comunque vissuto una giornata da spettatore perché più volte, soprattutto nella ripresa, ha dovuto dire di no ai vari Orsolini e Barrow, dovendo compiere probabilmente la parata più difficile su un incredibile tentativo di autogol di Cuadrado. Dall'altro lato, il suo collega Skorupski non è stato da meno ingaggiando un duello personale con Ronaldo: il portoghese non ha segnato, ma la Juve ha vinto ugualmente e anche questa è una notizia che riscalda il cuore di Pirlo. Il quale semmai, aspettando possibili sviluppi sul versante Dzeko e utilizzato ancora una volta Kulusevski da seconda punta, ha forse trovato la quadratura giusta in mezzo al campo: Arthur è giocatore con qualità di palleggio e di lettura superiori ai suoi compagni di reparto, così come McKennie ricopre alla perfezione il ruolo di equilibratore e guastatore. Insieme a loro, Bentancur: giocatore di posizione e dinamismo insieme, bravo più a coprire gli spazi che a costruire, la qual cosa spetta soprattutto al brasiliano. «Sta crescendo ha confermato Pirlo e si fa trovare al posto giusto ogni volta che iniziamo la costruzione del gioco. Ci dà i tempi giusti per uscire, soprattutto quando c'è la pressione degli avversari».

Ieri, l'ex giocatore del Barcellona è stato anche baciato dalla fortuna permettendo alla Juventus di passare in vantaggio quasi subito: il suo destro dal limite, destinato a essere facilmente parato da Skorupski, è stato infatti deviato da Schouten terminando in rete. Per lui, primo gol in bianconero e promozione guadagnata sul campo. Non fosse stato per la mira sballata di Bernardeschi, Chiellini e compagni avrebbero anche potuto raddoppiare in fretta: viceversa, hanno prima ringraziato Soriano per avere calciato a lato un mezzo rigore dal limite e poi, nei primi venti minuti della ripresa, uno Szczesny tanto efficace quanto elasticamente reattivo. Passato il pericolo, come succede quasi sempre in questi casi, arrivava quindi il raddoppio: McKennie di testa su azione d'angolo non era gol così pronosticabile, ma il texano ha ancora una volta dimostrato di potere essere utile in mille modi. Esultando poi come se avesse in mano una bacchetta magica: «Sono un grande fan di Harry Potter», ha rivelato.

Che abbia poteri magici o meno, alla Juve è diventato pressoché indispensabile.

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