Lunedì Galliani tenta l'ultima difesa di Allegri E Moratti fa i conti

L'ad cercherà di convincere il Cav sul rischio Seedorf. Strama non fa sconti e Mazzarri ha un maxistaff...

Lunedì Galliani tenta l'ultima difesa di Allegri E Moratti fa i conti

Una panchina (Milan) ancora in bilico, due (Inter e Napoli) già assegnate virtualmente ma scandite da trattative complesse ed economicamente impegnative. Perciò bisogna portare pazienza per gli annunci e seguire qualche viaggio a Londra per cogliere anteprime o retroscena gustosi. Ecco lo scenario più intrigante del calciomercato italiano tutto incardinato sulle figure di allenatori che devono dare un volto e un futuro non soltanto a Milan, Inter e Napoli, ma anche alla Roma, appesa alle decisioni di Allegri e all'esito del derby di coppa Italia. Non è un valzer secondo un luogo comune d'antan ma poco ci manca. La panchina in bilico è quella rossonera dove Allegri resta ancora in sella in attesa degli sviluppi legati al vertice di Arcore, previsto lunedì prossimo, tra Silvio Berlusconi e Adriano Galliani. É in quella occasione che si deciderà l'eventuale promozione di Seedorf o la conferma, a sorpresa, di Allegri. Per spazzare via il dibattito fiorito sui rapporti con il presidente, l'ad rossonero, letti i giornali, ha deciso di prendere penna, carta e calamaio e di vergare personalmente una noticina pubblicata all'ora di pranzo sul sito ufficiale. Poche righe di testo ma scritte con un piglio deciso. Eccola: «I miei rapporti personali e di lavoro con Silvio Berlusconi datano 33 anni. Stima e affetto non sono mai stati incrinati dalla normale dialettica che deve caratterizzare ogni rapporto umano e professionale di valore. Non lo sono mai stati e non lo sono oggi, contrariamente a quanto mi accade di leggere, e bene ieri ha detto Barbara Berlusconi sul tema: quella, e solo quella, è infatti la verità». Fine delle discussioni e dei pettegolezzi. Nel frattempo c'è da preparare il vertice di lunedì e qui Galliani può mettere sul tavolo fatti, non suggestioni o pregiudizi. La sua teoria non fa una piega: a Milano quest'anno un allenatore debuttante (Stramaccioni) e un allenatore collaudato (Allegri) han prodotto risultati opposti. Nella prossima stagione il contrario, un eventuale tecnico esordiente (Seedorf) e uno super-collaudato (Mazzarri) possono produrre esisti opposti. Specie se si tiene conto di una scadenza immediata per i berlusconiani: il 20 e 21 agosto c'è la prima sfida del preliminare di Champions, valore in moneta 30 milioni. La scelta finale sarà assolutamente condivisa da Galliani: se Berlusconi dovesse concludere l'incontro con la frase, «sono convinto che Seedorf farà bene», Galliani un minuto dopo diventerà il più leale collaboratore dell'olandese. E tratterà la risoluzione consensuale con Allegri, a quel punto destinato a trasferirsi sulla panchina della Roma. Nel frattempo il dirigente rossonero continua a lavorare (riscattato Zapata, incontrato Ambrosini, accordo lontano), domani può partire per Londra in vista della finale di Champions: lui, Rummenigge e Florentino Perez sono ospiti d'onore dell'esecutivo Uefa, in riconoscimento di competenza e prestigio.

Se il Milan prende tempo, Massimo Moratti lancia una promessa ai cronisti che continuano a pedinarlo sotto i suoi uffici rivolgendogli la stessa domanda, «ogni dieci minuti». «Ve lo dico io quando è il momento» la sua frase chiave. Il momento cioè di congedare Stramaccioni e di aprire le porte a Mazzarri: due operazioni non proprio semplicissime. Perchè il giovanissimo tecnico romano chiede e pretende il pagamento dell'intero contratto (1,2 milioni per la prossima stagione e 1,5 per quella successiva: 2,7 il totale che per le casse neroazzurre valgono il doppio, 5,4. Alla fine oltre 6 milioni tenuto conto dei collaboratori), mentre Mazzarri si presenta con uno staff numeroso e oneroso da mettere sotto contratto.

Il presidente interista continua a valutare gli effetti della doppia operazione e a confessare qualche incertezza dentro la società tutta schierata a favore del tecnico ex Napoli. Anche De Laurentiis è in viaggio per Londra dove può incontrare indisturbato Benitez mentre Bigon e l'agente dello spagnolo definiscono i dettagli dell'intesa.

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