A Manchester ultima chiamata per Mou

A Manchester ultima chiamata per Mou

L'ultima spiaggia è un ritorno al primo amore. L'Inghilterra. Non Manchester però, ma lo Stamford Bridge. Nel corso di un'affollata conferenza stampa nell'estate 2004 è nata l'epica di Josè Mourinho fenomeno mediatico. Di fronte ad una platea di giornalisti diffidenti nonostante la Champions League appena vinta con il Porto, Mou si autoproclamò “The Special One”. Tre parole che ne hanno segnato la carriera più dei titoli (due campionati, una Fa cup, due Coppe di Lega) che ha saputo conquistare nei suoi anni londinesi. “Lo Speciale” torna a casa, esultano i tabloid di Sua Maestà. Perché Mourinho è corteggiato e blandito dal circo mediatico inglese con le stesso zelo con il quale il portoghese ricambia strizzando l'occhio alla ricca Premier League. Pronta a riabbracciarlo, restituendogli non solo una panchina. Ma uno scranno dorato, quel prestigio di deferenza e ammirazione che a Madrid pare offuscato. Non solo per il ritardo in Liga che a dicembre aveva già costretto il Real ad abdicare il titolo vinto lo giugno scorso. Colpa piuttosto del suo tatticismo utilitaristico, in campo come davanti ai taccuini, che in Spagna viene giudicato un segno di inadeguatezza mentre sulle sponde del Tamigi era percepito come una calcolata strategia. Le sue intemperanze, la sua superba insolenza, le sue sfide plateali sono mal sopportate dai tifosi delle merengues quanto adorate dagli inglesi. Là seccature da parvenu, qui mode da imitare. Questione di gusti, di stile, di compostezza. Anche nei suoi anni inglesi Mou aveva litigato con tutti, dai colleghi ai tifosi avversari, dalle istituzioni agli arbitri. Eppure anche le sue battaglie più faziose erano raccontate e commentate con quella grata benevolenza che lo show-business riserva ai suoi attori più estrosi. Indisciplinato ma così istrionico da farsi perdonare tutto, o quasi. Roman Abramovich lo aveva licenziato all'alba della quarta stagione per sopraggiunti limiti di pazienza, ma nella sua presidenza decennale mai manager ha resistito tanto. E la prossima estate è pronto a ricominciare. Perché tutti gli indizi portano ad un divorzio tra Mou e il Real. Resta da capire se accadrà con o senza la decima Champions League in bacheca. La risposta potrebbe arrivare già stasera, da un suo vecchio amico.

Sir Alex Ferguson. Che offrirà al portoghese la solita bottiglia d'annata a gara conclusa. Ma che gli ha già chiuso le porte dell'Old Trafford. «Mourinho allo United? Non capisco come possa accadere, io ho intenzione di continuare».

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