Mancini a un passo dall'addio: chi può prendere il suo posto

In caso di dimissioni di Mancini, prende quota l'ipotesi di Fabio Cannavaro, in tandem con Lippi

Mancini a un passo dall'addio: chi può prendere il suo posto

"Una delusione troppo grande per parlare di futuro" è un Roberto Mancini visibilmente tirato e con gli occhi lucidi quello che ha commentato la sconfitta contro la Macedonia del Nord, consapevole che la mancata qualificazione a Qatar 2022 potrebbe mettere fine anzitempo alla sua avventura in Nazionale.

Il giorno dopo la disfatta scatta inesorabile il tempo dei bilanci. Azzerare tutto, ancora una volta dopo aver mancato la qualificazione ai Mondiali, oppure proseguire sulla stessa strada? Nella testa del presidente federale, Gabriele Gravina, c'è l'idea di continuare con il tecnico jesino. Convinzione espressa chiaramente subito dopo la partita di ieri: "Mi auguro che Mancini continui con noi. Ha un impegno a livello di progetto, mi auguro che smaltisca le scorie di questa eliminazione come tutti gli altri italiani e che resti alla guida della Nazionale per continuare il nostro lavoro. Io ho ancora tante energie".

Difficile invece sapere cosa pensi ora Mancini. Dal trionfo di Wembley alla disfatta di Palermo, la caduta è stata troppo repentina e mette il ct di fronte ad una riflessione profonda. Impossibile da parte sua non sentirsi responsabile per la mancata qualificazione ai Mondiali, un fallimento troppo grande per non coinvolgere anche chi siede in panchina. Forse fa più male adesso rispetto al 2017 con Giampiero Ventura alla guida della Nazionale. La squadra di allora non aveva vinto l'Europeo e partecipare a Russia 2018 era la massima aspirazione per un gruppo in ricostruzione. Dopo il sogno vissuto ad Euro 2020, chi avrebbe mai detto che i Campioni d'Europa si facessero eliminare dalla Macedonia del Nord?

I possibili sostituti

A questo punto Mancini ha il suo destino in mano, nel senso che difficilmente la Figc non asseconderà la sua decisione, qualunque essa sarà: se vedrà le condizioni per proseguire il discorso avviato e sceglierà di restare, il contratto rinnovato quasi un anno fa fino al 2026 gli consentirà di lavorare per aprire un nuovo ciclo. Se invece il ct considererà chiuso il suo mandato, rinunciando all’incarico, Gravina aprirà, suo malgrado, la ricerca di un successore.

Secondo la Gazzetta dello Sport, la soluzione più semplice è quella di un ct fatto in casa: la più accreditata porta a Fabio Cannavaro, con Lippi d.t. Non è un tecnico federale, ma in pochi come lui (136 presenze e più di 13 anni di Nazionale alle spalle) si identificano con l’azzurro e si sente pronto per una carriera diversa, dopo l’esperienza maturata in Cina. Se si puntasse invece si un tecnico esperto, un padre della patria che inizi a lavorare come aveva fatto Mancini sulle macerie di un fallimento, il primo nome che viene in mente è quello di Claudio Ranieri, che metterebbe la ciliegina sulla torta della sua lunghissima carriera.

Più lontane le suggestioni che portano a Carlo Ancelotti e Antonio Conte, entrambi sono sotto contratto, con Tottenham e Real Madrid e difficilmente disponibili in questo momento per un'avventuta in Nazionale.

Possibile anche la soluzione di un allenatore giochista per dare comunque continuità al lavoro iniziato quattro anni fa da Mancini e a quel punto salirebbero le quotazioni di Andrea Pirlo e Rino Gattuso. Due idee suggestive per non dover ricominciare proprio tutto da capo.

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