Coronavirus

Mancini preoccupato: "Serie A in estate potrebbe diventare un problema"

Il ct della nazionale italiana di calcio Roberto Mancini ha dato la sua opinione sulla ripresa del campionato: "Le date sono quelle quindi bisogna anche sapersi adeguare"

Mancini preoccupato: "Serie A in estate potrebbe diventare un problema"

Roberto Mancini, da persona intelligente qual è, ha subito accettato di buon grado la decisione da parte dell'Uefa di spostare l'Europeo di calcio al giugno del 2021. Il commissario tecnico però è parso un po' preoccupato per la ripresa tardiva dei campionati che potrebbero avere delle ripercussioni anche sugli impegni futuri della nazionale. Il ct ha dato la sua opinione ai microfoni di "Da noi...a Ruota Libera", programma che andrà in onda oggi alle 17:35 su Rai1:"Stop tardivo? Molto dipenderà da quando inizierà il campionato perché poi chiaramente si accumuleranno una serie di partite tra club e competizioni internazionali e nazionali... potrebbe diventare un problema, però è anche vero che i giorni sono quelli, le date sono quelle quindi bisogna anche sapersi adeguare".

Mancini si è detto poi dispiaciuto che non si disputerà Euro 2020 ma vista la pandemia da coronavirus non c'erano altre strade da poter prendere da parte dell'Uefa:"Innanzitutto è un dispiacere non poterli giocare per le motivazioni che tutti sappiamo. Credo sia stato molto difficile anche per noi che stavamo preparando tutto per questa manifestazione così importante, quindi ci fa molto dispiacere". Il ct ha poi ribadito come dal punto di vista sportivo giocare tra un anno per l'Italia possa essere un vantaggio: "Allo stesso tempo credo che possa essere un piccolo vantaggio anche per noi, siamo una squadra giovane, avere un altro anno di esperienza per alcuni ragazzi può essere molto utile e credo che saremo tra le squadre che potrebbero vincere il prossimo campionato d'Europa".

L'ex allenatore di Inter, Manchester City, Zenit San Pietroburgo ha poi toccato il tema sulla bocca di tutti da ormai diverse settimanae e che ci ha costretti nelle case cambiando gli stili di vita e il modo di vedere le cose: "Innanzitutto vorrei che fossimo persone migliori, ciò che è accaduto ci ha insegnato tante cose: che si può essere i più potenti, i più ricchi, i più belli… però poi arriva un nemico invisibile e ti abbatte come niente". Chiusura finale con un pensiero e un augurio da parte di Mancini che è stato uno dei primi a capire che il calcio andasse messo in secondo piano vista la pandemia da coronavirus che ha travolto il mondo intero: "Quindi spero che le persone diventino migliori, che possano diventare più buone: in Italia, in Europa, in tutto il mondo. Non credo sia una cosa semplice ma questa è la mia speranza e poi che si possa tornare a vedere il calcio veramente solo per divertirsi".

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