Roberto Mancini non è più l'allenatore del Galatasaray. Una notizia giunta come un fulmine a ciel sereno, con il tecnico italiano che ha salutato la Turchia dopo soli otto mesi: «Ho deciso di terminare - ha detto Mancini - quando ho accettato l'incarico gli obiettivi erano diversi». E così ha fatto valere la clausola che gli permetteva di liberarsi entro il 30 giugno senza incorrere in penali. Idee contrastanti sul mercato e pianificazione non condivisa: l'ex allenatore dell'Inter, ora, diventerà uno dei pezzi pregiati di questo calciomercato degli allenatori e non è un caso che il nome del «Mancio» sia stato subito accostato alla Lazio, con il presidente Claudio Lotito che sta trovando molte difficoltà nel convincere Edy Reja a restare. Si muove anche il Cagliari, con il neopresidente Tommaso Giulini che ha ammesso i contatti con Zdenek Zeman. Il Galatasaray, intanto, ha ingaggiato Murat Yakin, già nel mirino della Lazio e da poco svincolatosi dal Basilea, al posto di Mancini.
Incredibile la situazione al Sion: il neo allenatore Claudio Gentile non si è presentato al raduno della formazione svizzera e la società ora è passata all'attacco. Dopo aver aspettato per 24 ore, il presidente Constantin ha precisato: «Fino a quando non saprò l'origine vera del problema sarà difficile esprimere un'opinione. Magari nel giro di 48 ore riceverò un certificato medico. Forse Gentile è diventato improvvisamente geloso e non se la sente di lasciare la sua giovane moglie per venire a lavorare in Svizzera. La cosa migliore è comunque che il tecnico italiano si spieghi perché ci sono degli aspetti aberranti nel suo comportamento». Per i prossimi giorni è previsto un incontro tra le parti, ma che Gentile possa allenare il club nella prossima stagione sembra pura utopia. Chi invece è già carico è Filippo Inzaghi, che martedì sera ha cenato con Sacchi e Galliani, cena durante la quale l'Arrigo nazionale ha spiegato ad Inzaghi cosa significa avere in mano il Milan. Intanto oggi Menez diventerà ufficialmente un nuovo giocatore del Milan. È sbarcato ieri sera a Linate: «Rispetto ai tempi della Roma sono cresciuto, lo vedrete in campo».
Perché, di fatto, a muoversi non è solo il mercato degli allenatori. Le squadre italiane cercano acquirenti per i propri giocatori, per potersi poi finanziare il mercato in ingresso. Il riscatto di Mauro Icardi, acquistato a titolo definitivo martedì dalla Sampdoria, è solo il primo passo verso la cessione dell'attaccante. I 20 milioni offerti dal Monaco sarebbero poi reinvestiti dall'Inter su Mattia Destro, ex prodotto della primavera nerazzurra. Valigie pronte anche per Gaby Mundingayi, richiesto da Palermo, Sampdoria e Genoa, mentre il Mondiale sarà l'occasione giusta per Ricky Alvarez e Fredy Guarin per trovare degli acquirenti.
In casa Milan rimane in piedi il dubbio Mexes: il difensore francese non vuole lasciare il club, con il quale ha un contratto che scade il 30 giugno 20015 a 4 milioni di euro netti a stagione. Il Monaco attende.
Il Real Madrid ha chiesto 30 milioni alla Juventus per Morata. Cifra troppo alta, ma siamo agli albori del calciomercato e tutto può ancora cambiare.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.