Napoli A Milanello si augurano che Maradona sia stato un fattore di distrazione per il Napoli. Da Castelvolturno rimbalza la replica di mister Sarri, da napoletano a napoletano: «Io spero invece che abbia aumentato l'adrenalina dei miei giocatori». Milano è una tappa fondamentale per continuare a sognare. «Premessa: la Juventus resta superfavorita. Non firmo per il secondo posto. Io non firmo per niente. Se lo avessi fatto dieci anni fa, sarei rimasto in C».
Sarri conosce il calcio e immagina il tipo di partita che attende il suo Napoli. «Il Milan ci metterà in difficoltà perché possiede uomini e mezzi per poterlo fare. Suso e Bonaventura ad esempio sono due elementi che giocano tra le linee, entrano nel campo, saltano l'avversario. L'importante è non farsi trovare impreparati e applicare le contromisure che abbiamo preparato».
Difficile immaginare Pavoletti o Gabbiadini dall'inizio, quindi spazio al tridente dei piccoletti. Il vero problema è in difesa, dove tra assenze e indisponibilità l'emergenza è totale. «Albiol ha la febbre, Chiriches è a casa, Tonelli avverte dolore. Maksimovic? È fortissimo ma ha bisogno di tempo.
Ha in testa dieci anni di allenamenti nella difesa a tre, cambiare modulo e filosofia di gioco richiede molta pazienza». Comunque guai a fermarsi. «È un campionato tosto, davanti corriamo molto. Gli scontri diretti faranno la differenza». Come stasera a San Siro.Angelo Rossi
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