
Barcellona. Test finiti. Come le poche illusioni di queste settimane. Mercedes stratosferica, tutto suo il miglior tempo staccato nella quattro giorni dell'ultima sessione di prove prima del via stagionale di Melbourne, fra due settimane. Record firmato da Rosberg il giorno due, venerdì, indossando gomme soft e via: 1'22792. Comprensivo di 106 giri senza guai (Hamilton, sabato, si era fermato a 1'23022). Come dire: stiamo bene sul giro secco e sul Gran premio lungo lungo. Siete tutti avvertiti. Dietro, i primi del resto del mondo sono i cugini della Williams Mercedes: Bottas ha chiuso ieri in vetta alla lista dei crono con 1'23"063 però su gomme supersoft, migliorando di un paio di decimi il tempo di sabato firmato da Massa. Dietro al finnico, secondo crono per Seb Vettel e la Ferrari, 1'23469, anche lui su supersoft, che non è male però... Però è semplicemente quel che è: ovvero la Ferrari va molto meglio dello scorso anno, Raikkonen va meglio di Vettel nei test (1'23276) il crono dell'altro giorno sempre super soft, e a Melbourne, pronti e via, sarà Mercedes, poi Williams e poi Ferrari.
Il passo avanti c'è e si vede. Da questo a gioire no. C'è ancora da fare visto che i temponi über alles sono arrivati su gomme più dure di quelle ferrariste. Infatti Vettel dice: «La Mercedes è ancora davanti con un certo vantaggio, ma subito dietro vedo noi, la Williams e la Red Bull molto vicini». E ancora: «Il fatto che la nostra simulazione di gara sia andata più o meno secondo i piani è incoraggiante». Molto bene. Soddisfatto anche il dt Allison, papà della SF15-T: «Benché non sia stata una giornata del tutto esente da problemi, siamo riusciti a effettuare un gran numero di giri, completando con successo una simulazione di gara, così da poterne annoverare due prima di Melbourne. Siamo soddisfatti per come la vettura si sta comportando».
Soddisfatto il team principal Arrivabene che opera su due fronti. Interno, la scuderia: «Penso che le 2 vittorie siano un obiettivo ambizioso ma realistico. Tutti gli obiettivi dei test sono stati raggiunti». Ed esterno, il business F1, per evitare che l'ambiente si avviti su se stesso all'insegna dell'esclusività. Dice: «Con altri del team sono andato ad assistere ai test fra il pubblico per protesta. Ho saputo che verranno ridotti i pass per i fan. Dobbiamo invece portare la F1 più vicino alla gente. Non mi piace il paddock vuoto.
E ora aspetto una chiamata da Ecclestone».Infine Alonso. Si sta curando. Forse a Melbourne ci sarà, forse no. Il giallo resta. Sulle sue intenzioni e sulle cause dell'incidente. Avanti così c'è pure il rischio che il matrimonio con la McLaren neppure inizi.