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Mertens l'anti Icardi E Insigne recupera per far parlare Sarri

De Laurentiis voleva Maurito, poi si è trovato il bomber in casa. Lorenzo può giocare, ma il tecnico resta muto

Mertens l'anti Icardi E Insigne recupera per far parlare Sarri

La storia del mercato racconta che Napoli e Inter hanno cercato in passato i rispettivi centravanti avversari, artefici di gol a grappoli. Quando Higuain, 15 mesi fa, decise di abbandonare la truppa azzurra attratto dalle sirene juventine, Icardi era il primo nome sulla lista di Aurelio De Laurentiis. Ma il momento non era quello giusto, ad Appiano Gentile erano appena sbarcati i cinesi, che mai avrebbero ceduto il loro pezzo pregiato.

A sua volta l'Inter aveva già sondato il terreno per Dries Mertens: il belga era stato cercato quando ancora esisteva il «dualismo» con Insigne sulla fascia sinistra, poi l'arrivo a Napoli di Javier Zanetti in rappresentanza di Suning nel marzo scorso mentre il numero 14 del Napoli era sospeso tra un rinnovo complicato e la tempesta sentimentale (ora risolta) con la moglie Kat. Operazione tramontata dopo il ricco adeguamento da parte di De Laurentiis (4,5 milioni di euro) fino al 2020.

La storia del campo dice che Mertens, inventato centravanti nell'emergenza per l'infortunio di Milik, è poi arrivato al secondo posto nella classifica cannonieri. Il «nove» che facesse dimenticare il Pipita, Sarri lo aveva in casa, serviva che il destino ci mettesse lo zampino. Stasera il belga taglierà il traguardo delle 200 presenze con la maglia del Napoli e vuole festeggiare da protagonista. A Manchester ha vissuto una serata da incubo, con un rigore sbagliato e una prova condizionata dal voler a tutti i costi lasciare il segno. Ma se la Champions non è la priorità stagionale degli azzurri, il campionato invece sì. Mertens, come altri big, è rimasto al Napoli per alzare un trofeo e la truppa di Sarri ha tutti i numeri per poter cucirsi sulle maglie lo scudetto. Ecco che la serata contro l'Inter di Spalletti è un passaggio importante, anche se non decisivo, nel quale gli azzurri tenteranno la prima vera fuga.

Callejon è un habituée di gol ai nerazzurri (ha deciso anche l'ultima sfida del 30 aprile scorso), il belga ne ha invece segnato solo uno agli avversari di stasera: era il 15 dicembre 2013, finì 4-2 al San Paolo e sulla panchina partenopea c'era Rafa Benitez. Ma allora Mertens giocava ancora esterno e in quella stagione segnò meno della metà delle reti realizzate nell'ultimo campionato. Per la serata di gala il «nove» azzurro attende gli assist di Insigne che sta tenendo sulla corda Sarri. Due esami strumentali hanno confermato che non ci sono lesioni all'adduttore destro, semplicemente affaticato. Ieri il folletto di Frattamaggiore ha svolto un lavoro differenziato fatto di corse e allunghi, ma si è riaggregato al gruppo per la seduta tecnico-tattica. La sensazione è che Insigne alla fine possa farcela (il giocatore, che ha chiuso la pratica nella gara del San Paolo di undici mesi fa, vuole esserci).

Zielinski, Ounas e Giaccherini - in ordine di preferenza - sono in preallarme. Maurizio Sarri, ancora in silenzio scaramantico alla vigilia di una gara, deciderà solo alla fine. Un po' di pretattica in questi casi non guasta...

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