Messi, l'Italia e se ci fosse ancora Moratti...

Messi, l'Italia e se ci fosse ancora Moratti...

Questo era pane per il Moratti tifoso e presidente visionario: c'è Messi, ci provo. Oggi forse non sarebbe più così. Ma l'idea Messi continua a frullare nei sogni, più che nella realtà, del calcio italiano. E qui bisognerebbe scendere dall'albero. E magari cominciare a vincere in Europa. Tutto questo bel fiorire di supposizioni, «Messi alla Juve», «No, Messi all'Inter», «No, ancora meglio: Messi e Ronaldo insieme nella Juve», è degno dei disegnini dei bambini dell'asilo infantile. Il nostro calcio non può sopportare certe spese e altrettanti stipendi. La Juve ci ha provato con Cristiano Ronaldo e se ne vedono gli effetti: esborsi aumentati, non altrettanto in linea gli incassi. Quindi credere a Messi- Ronaldo insieme in bianconero, significa non avere presente quanto costi la gestione di un club. Non bastano due giocatori, ne servono almeno 25: Messi e CR7 insieme coprono oltre due terzi di una rosa. Oggi si racconta che con il «Decreto crescita» lo stipendio di Messi, circa 100 milioni lordi, sarebbe meglio anestetizzato rispetto a quello di Cristiano: facile parlare con i danari altrui. Forse più accettabile pensare che, se la stagione non finirà in gloria, la Juve e Ronaldo possano separarsi. Ed allora un'idea fugace sull'argentino tascabile sarebbe più credibile. Senza stare a discutere sulle difficoltà di ambientamento ai nostri calci e al verbo dei nostri tecnici: che non sono Guardiola.

Qualcuno pensa: perché non l'Inter? Appunto, ci fosse ancora Moratti. Invece Suning ha dimostrato di avere ambizioni, disposto a spendere, ma non lascia passare il sogno e il soldo facile. I cinesi sono arrivati con una idea di business: e Messi sarebbe ideale per i sogni affaristici, poi per quelli di gloria. L'ingaggio di Conte fa parte del business, quello di Messi completerebbe l'opera e, sicuramente, l'Inter ha provato a tastare il terreno.

Ma qui sta il problema: i parametri di Suning non ammettono deviazioni dal computo incassi-spese: come dimostrato anche dal mercato di gennaio. Si parla di ambizioni ed affari, poi si pensa al cuore. Moratti prima pensava al cuore. Messi sarebbe un affare da cuore tifoso: non un affare. Quanto è grande il cuore di Suning?

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