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Mihajlovic non ci sarà contro il Brescia: al via il secondo ciclo di chemio

L'allenatore del Bologna Sinisa Mihajlovic non ci sarà in panchina contro il Brescia. Il serbo inizierà il secondo ciclo di chemio proprio in quel periodo e dovrà lasciare spazio al vice Tanjga e al tattico De Leo

Mihajlovic non ci sarà contro il Brescia: al via il secondo ciclo di chemio

Sinisa Mihajlovic ha dimostrato di avere una forza incredibile e di essere un vero e proprio guerriero sedendosi sulla panchina del Bologna sia contro il Verona che contro la Spal, nel derby emiliano vinto nel finale grazie ad un gol di Roberto Soriano. Il 50enne serbo sta combattendo la sua battaglia più importante, quella per sconfiggere la leucemia, e questo lo costringerà a degli stop forzati per continuare i suoi cicli di chemioterapia. Secondo quanto riporta Tuttosport, l'ex allenatore di Milan, Catania, Torino e Fiorentina non ci sarà alla ripresa del campionato contro il Brescia in quanto inizierà proprio in quel periodo il secondo ciclo di chemio.

Contro la squadra allenata da Eugenio Corini, dunque, ci sarà il vice di Mihajlovic Miroslav Tanjga affiancato dal tattico De Leo che già alla vigilia del match contro il Verona aveva spiegato come Sinisa fosse sempre vicino alla squadra grazie all'ausilio della tecnologia: "Il mister è sempre presente, lo sentiamo prima e dopo le partite e segue live tutti gli allenamenti dando il suo parere. Ai giocatori dice di avere sempre l'approccio giusto, per vincere è fondamentale l'atteggiamento". Il guerriero dunque si prenderà una settimana di riposo per tornare poi più forte di prima per condurre i suoi ragazzi alla vittoria e ad una salvezza ancora più tranquilla di quella raggiunta nella passata stagione quando il Bologna arrivò addirittura decimo.

Mihajlovic in queste settimane, purtroppo, ha dovuto combattere non solo contro la malattia, ma anche contro la rabbia e l'odio social visto che alcuni utenti avevano avuto il coraggio di insultarlo per la sua condizione di malato di leucemia: "Per me un nazista resta tale anche se malato", "Almeno si spera farai meno lo sborone in situazioni arbitrali ambigue", "Ma stai a casa che stai male. Curati invece di lavorare, scemo", oppure "Da amico di stragisti a Santo il passo è breve. Umanamente mi spiace che sia malato ma basta con queste santificazioni". Fortunatamente queste parole sono risultate isolate e stigmatizzate da tantissimi utenti che hanno preso le parti del guerriero serbo che ha tutte le intenzioni di vincere la sua battaglia più dura.

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