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Mihajlovic: ''Se trovi un donatore è la cosa più bella al mondo''

Emozionante messaggio del tecnico serbo, tornato in panchina per l'impegno casalingo contro l'Atalanta

Mihajlovic: ''Se trovi un donatore è la cosa più bella al mondo''

''Se trovi un donatore è la cosa più bella al mondo'' è il messaggio di Sinisa Mihajlovic prima della partita Bologna-Atalanta in campo allo stadio Dall'Ara.

Oggi non poteva proprio mancare in panchina in occasione dell'impegno fondamentale del Bologna contro l'Atalanta, reduce dalla splendida qualficazione agli ottavi di Champions League. Mihajlovic torna a guidare i suoi direttamente dal campo i rossoblu, approfittando della bella giornata di sole nella città emiliana, per quella che risulta essere la seconda partita consecutiva dopo quella contro il Milan. Una notizia davvero incoraggiante, considerato che è la prima volta che accade in stagione.

Alle 14,40 il tecnico serbo era sotto la curva Bulgarelli, feudo del tifo bolognese, con i dirigenti dell'Ail a prestare il proprio volto e la propria parola per la campagna contro la leucemia. "Prima di tutto ringrazio l'associazione e i dottori. La ricerca ha fatto tanti passi avanti e grazie a questo una brutta malattia come quella con cui combatto è diventata curabile. Dico solo - racconta Sinisa prima di sedere in panchina - se mi fosse successo 25 anni fa sarei più di là che di qua, ma adesso sono stati fatti passi in avanti, bisogna aiutare e prevenire, bisogna farsi controllare, avere fiducia nei medici. Purtroppo in Italia ci sono pochi donatori, siamo uno dei paesi che dona di meno e averne è una cosa fondamentale perché si arriva a fare un trapianto di midollo come è successo a me, una cosa che ti salva la vita. Io non lo posso regalare il mio midollo, ma ci sarebbe tanta gente che potrebbe farlo per salvare una vita. Tu regali una vita: sai con certezza che se trovi uno adatto è la cosa più bella che esiste al mondo".

Un discorso emozionante che ha strappato applausi a tutto lo stadio Dall'Ara, ormai sempre più legato al tecnico serbo, dimesso dall'ospedale il 22 novembre e reduce da un trapianto di midollo osseo lo scorso 29 ottobre, dopo ben tre cicli di terapie, per combattere la leucemia che gli era stata diagnosticata a luglio. Un raro esempio di tenacia e di coraggio, quello di Sinisa oggi di nuovo in campo insieme ai suoi ragazzi, sempre più vicino a vincere la battaglia più difficile della sua vita.

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