Milan, altro viaggio in emergenza. Ma recupera Pulisic

Allegri: "La corsa scudetto? Non parlo di cacciatori e lepri. Altri non apprezzano"

Milan, altro viaggio in emergenza. Ma  recupera Pulisic
00:00 00:00

Può tornare Pulisic (dalla panchina: "ha fatto solo due allenamenti"), Rabiot e Gimenez sono attesi al derby, dopo la sosta. Questo significa che per il Milan continua la corsa contro il tempo e l'emergenza anche nel viaggio a Parma, una sola vittoria stagionale proprio al Tardini. "Se non corriamo come loro finisce come contro Cremonese e Pisa" ammonisce Max Allegri che sul tema non ha voglia di parlare inutilmente. Quei 5 punti persi per strada, nei due confronti domestici e con squadre neopromosse, cominciano a pesare sulla classifica che è tutta da costruire e che rende indispensabile un successo fuori casa rincorso dal precedente di Lecce. "Il Parma è una squadra che lotta e che alza il pallone per la sua torre Pellegrino" informa ancora Max che conosce bene l'ambiente (è amico dell'ad Cherubini) e ricorda a tal proposito il suo precedente col Milan (1-0 gol di Pirlo dalla distanza).

"Anche allora soffrimmo" segnala pensando al numero dei gol subiti che devono restare sotto una certa soglia ("se ne prendi 50 per arrivare nei primi 4 devi segnarne 150!"). E qui gli viene in soccorso un altro ricordo dei bei tempi antichi, quando Buffon "dopo un 4-3 entrò nello spogliatoio come una furia".

E allora per trascorrere una serena sosta, senza farsi condizionare dal clima derby, ecco che il riferimento finisce a Maignan, capitano, contratto in scadenza, protagonista del rigore parato contro la Roma. "Chi sta al Milan deve lavorare tutti i giorni con passione per creare i presupposti e per ottenere i risultati perché la maglia del Milan bisogna tenersela e perché poi quando andiamo via non è che ci torniamo. Sul futuro ci penseranno Furlani e Tare": sembra quasi un monito rivolto al francese. Non prendere gol è la prima missione, la seconda è quella di migliorare la mira. "Non possiamo sempre dipendere dal gol bellissimo di Pavlovic" è la sua riflessione che chiama in causa anche Leao e NKunku alla seconda consecutiva in coppia d'attacco.

Per questo non vuole saperne di infilarsi nel dibattito velenoso dei candidati allo scudetto visto quello che sta succedendo tra Antonio Conte e Marotta nonostante il pronostico del presidente interista ("concorrono anche i rossoneri"). "Meglio che non parli di cacciatore e lepre perché altri potrebbero non apprezzare" la battuta ricordando il precedente tossico proprio con l'Inter.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica