I sessantacinquemila di San Siro aprono una nuova era. Un Meazza da ricordare e custodire quello che a inizio agosto accompagna il Milan ai playoff di Europa League. A rendere a suo modo storica la serata non sono tanto la vittoria sul Craiova e la qualificazione, quanto la travolgente e clamorosa ondata di entusiasmo rossonera in una afosa notte d'estate per una partita che è poco più di un'amichevole per chi è abituato ad altri palcoscenici. Ma tutto questo conferma che l'aria è cambiata.
La squadra di Montella dovrà fare tesoro e conservare a lungo questa euforia. Per farlo serviranno vittorie. Contro il Craiova di Mangia bastano dieci minuti. I primi. Perché la voglia di tornare in alto del popolo rossonero è contagiosa e all'inizio i rossoneri sono adrenalici. Il passaggio dal vecchio al nuovo prova a firmarlo Kessiè con un eurogol, annullato per fuorigioco. Allora ci pensa subito dopo Bonaventura con un tap-in su una respinta del portiere avversario. Risolto il problema del gol, sfiorato il raddoppio con Rodriguez e Conti, meglio il secondo, il Milan come all'andata regala un'occasione e come in Romania è decisivo Donnarumma, stavolta con la faccia. L'accoglienza di Gigio dopo i tormenti del rinnovo è la stessa per gli altri rossoneri: applausi al video di benvenuto dei giocatori ai tifosi, urlo alla lettura delle formazioni mentre lui saluta quando si accomoda tra i pali sotto la curva sud. Solo qualche fischio isolato, trasformati anche quelli in applausi da un disimpegno con i piedi e in ovazione dalla paratona.
Il timeout prima della mezz'ora serve a combattere l'insopportabile e afoso caldo anche solo a stare seduti. Il tutto davanti al ministro Lotti accompagnato in tribuna da Fassone, qualche fila sotto anche Galliani: «Mi ricorda la serata di Milan-Stella Rossa playoff Champions del 2006, speriamo che il finale sia lo stesso...». Nella ripresa Cutrone chiude definitivamente i conti con un tocco ravvicinato: il baby che diventa grande è un'altra favola in questa notte da sogno con i 65.763 tifosi pazzi di Milan che firmano il record per un preliminare di Europa League.
Una festa clamorosa con due convitati di pietra. Leonardo Bonucci e Lucas Biglia. Per loro solo una passerella accompagnati in campo prima della partita: da brividi il boato soprattutto per l'ex bianconero che ha mandato baci e promesso: «Più affamati che mai, lottiamo insieme per un grande sogno». Ma non ha risposto al coro «chi non salta è juventino».
Convitati di pietra perché i due sono rimasti in borghese. Non arruolabili per colpa delle famigerate fideiussioni non ancora presentate in Lega Calcio. Ieri calcioefinanza.it, ha rivelato che il Milan si sarebbe rivolto anche a Banco Bpm, (che è pure suo sponsor), ma avrebbe avuto riscontri negativi. Normale come per la maggior parte dei club in rosso, a quel punto avrebbe dovuto dare in pegno all'istituto di credito degli asset, ma sono quasi tutti impegnati per il maxifinanziamento chiesto al fondo americano Elliott. Comunque il Milan sta consultando anche altri istituti come la banca assicurativa Generali e in società se ne stanno occupando anche due membri del cda, Patuano e Scaroni. Il club rossonero è sicuro, come ha sempre sostenuto, che entro l'11 agosto, data limite fissata dalla Lega Calcio, le fideiussioni saranno presentate. Mentre sulle voci di uno sblocco dalla Cina dei capitali per l'estero resta la cautela. Molto dipende da chi uscirà vincitore dal congresso nazionale del Partito Comunista.
A prescindere dalle questioni politiche cinesi nei playoff di Europa League ci saranno Bonucci e Biglia, magari con loro anche la punta: il Milan insiste per Diego Costa. In una notte incredibile si fanno sogni su sogni.
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