Diavolo tormentato

Il Milan a Empoli. Fuori casa non vince da tre mesi. Ora una settimana ingorgo tra Coppa e campionato. Il caso Krunic...

Diavolo tormentato
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Milano - «Questa settimana davanti a noi è un passaggio molto importante» spiega Stefano Pioli. E non ci vuole molto per capire che lui e il suo Milan si ritrovano ancora una volta dinanzi a un bivio. Perché da tre mesi i rossoneri non vincono fuori casa, ultimo successo raggiunto nel finale a Genova contro Gilardino, discusso tra l'altro per il gol di Pulisic con tocco di mano considerato non accertato dal varista di turno. E poi perché il Milan si ritrova nel bel mezzo di un altro ingorgo tra campionato e coppa Italia (oggi all'ora di pranzo a Empoli, poi mercoledì Atalanta nei quarti, quindi Roma, Udinese e Bologna di campionato in sequenza). «Dobbiamo cominciare bene» continua Pioli e questa volta si riferisce «ai tanti errori commessi» durante i viaggi precedenti e in particolare alle rimonte subite da 2 a 0 a 2 a 2 sia a Lecce che a Napoli, due risultati simil sconfitte che vogliono dire 4 punti dispersi per strada.

Ma c'è un altro passaggio, egualmente decisivo, in materia di calcio-mercato che si snoda attraverso una serie di accordi già firmati (l'arrivo di Gabbia dal Villareal per fine prestito, l'acquisto di Terracciano dal Verona con l'idea di utilizzarlo da centrocampista) e di altre trattative imbastite. Quella che fa più discutere è riferita alla sempre più probabile partenza di Krunic, un tempo il cocco di Pioli a tal punto da trasformarlo in un jolly di centrocampo nonchè titolare nel centrocampo di inizio stagione e invece da qualche settimana entrato in rotta di collisione sia con il tecnico che con il club a tal punto da chiamarsi fuori anche quando è stato schierato in panchina (col Sassuolo). Sul tema, questione molto delicata mentre i turchi del Fenerbahce fanno sapere di aver ridotto l'offerta per stipendio e cartellino, Pioli è definitivo: «Per il suo bene e per il bene del Milan è meglio che vada via».

Si apre così, fino al ritorno dalla coppa d'Africa di Bennacer, un altro buco a centrocampo e non è pensabile che Terracciano, 20 anni appena e qualche utilizzo da mediano al Verona, possa sostituire degnamente l'assenza dell'algerino. Poi c'è un secondo difensore centrale da identificare al più presto e da portare a Milanello perché i recuperi a pieno regime di Kalulu, Thiaw e Tomori non sono certo dietro l'angolo (Musah convocato per Empoli, Okafor per la Roma: queste le uniche news positive dall'infermeria, ndr). E nessuno pensi che il rientro di Gabbia abbia colmato le lacune. La spiegazione è confermata dalle scelte dello stesso Pioli per Empoli.

E cioè come coppia centrale si rivedono Kjaer insieme con Theo nei confronti del quale il tecnico anticipa un interessante retroscena personale del francese («è molto intelligente e applicandosi da centrale prova anche ad allungarsi la carriera»). C'è anche Ibra al seguito ma questa, da oggi in avanti, non sarà più una notizia.

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