Il Milan di Vincenzo Montella, a fari spenti e dopo un inizio non troppo positivo, si è rimesso in piedi e ora si trova al secondo posto della classifica: non succedeva da ben sei anni. I rossoneri dopo la vittoria sofferta contro il Torino e dopo le sconfitte contro Napoli e Udinese, dalla quarta all'ottava giornata hanno messo insieme 13 punti su 15, frutto di 4 vittorie contro Sampdoria, Lazio, Sassuolo e Chievo e del pareggio contro la Fiorentina. Sabato sera, alle ore 20:45, il Milan ospiterà la Juventus e finalmente il Meazza tinto di rossonero respirerà aria d'alta classifica e la partita contro la Vecchia Signora, contrariamente alle passate stagioni, è tutt'altro che scontata.
Montella, però, preferisce tenere un profilo basso e a chi gli chiede se il Milan può puntare allo Scudetto, lui risponde così: "Milan-Juve partita da Scudetto? È presto per certi discorsi, teniamo il profilo basso, portando avanti un pensiero che deve essere sempre più continuo. Ma evitiamo certi discorsi, ricordiamoci che l'Inter un anno fa aveva già vinto lo scudetto dopo una quindicina di partite... Il nostro obiettivo è l'Europa, è troppo tempo che il Milan resta fuori dalle coppe, adesso vedo i ragazzi sorridere, queste vittorie ci danno ancora di più per credere in noi stessi e migliorare".
Il tecnico campano è cauto ma questo Milan-Juventus assume dei contorni importanti e significativi come la sfida del 25 febbraio del 2012, terminata sull'1-1 con grandi polemiche per via del gol di Muntari non visto dall'arbitro Tagliavento e dai suoi assistenti.
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