Il dopo Fiorentina-Milan è come un bollettino di guerra. Precedenza ai provvedimenti targati Firenze e provenienti dalla questura. Due denunce e 4 daspo decisi a carico degli assalitori della tribuna d'onore di Firenze nei confronti di Adriano Galliani. Altro che «quasi bisticcio» con un bimbo! Le forze dell'ordine non hanno perso tempo: nessuna difficoltà nell'identificare i responsabili della sguaiata esibizione. Il questore di Firenze Francesco Zonno ha fornito un plastico esempio di come si possa applicare la legge in modo rapido ed efficace: meno di 48 ore dopo l'accaduto, ecco i provvedimenti. Per due autori del lancio di materiale pericoloso (uno di questi ha colpito a un occhio un esponente della sicurezza milanista che scortava il dirigente rossonero), il daspo sarà della durata di tre anni; per altri due squalifica di due anni. Poi è toccato al giudice sportivo avvocato Tosel notificare i provvedimenti. E con i provvedimenti la stangata per Mario Balotelli, fulminato da una squalifica della durata di tre turni: uno, automatico, per effetto dell'ammonizione ricevuta in campo, gli altri due per un'espressione ingiuriosa («c..o guardi?) rivolta all'addizionale Doveri, l'arbitro di porta schierato nell'area dove sono avvenuti i due episodi (sgambetto di Romulo su Abate e mani di Roncaglia) non sanzionati dall'arbitro Tagliavento.
La prima reazione della società è stata secca e perentoria: «Presenteremo ricorso». Che non significa sostegno dichiarato al comportamento di Balotelli il quale sarà sottoposto all'applicazione del regolamento interno (multa proporzionata al numero delle giornate di squalifica). La seconda è stata quella di affidare la materia all'avvocato Leandro Cantamessa che ha già messo a punto la linea difensiva. Il legale punterà a far derubricare l'espressione ingiuriosa in irriguardosa traendo spunto anche da una sentenza della Cassazione che ha definito alcune espressioni, tipo cretino, scemo, appartenenti «al linguaggio comune». Idem per il quesito c...o guardi? rivolto all'addizionale: «sta per cosa guardi?» la lettura di Cantamessa. Adriano Galliani ha evitato ogni commento ma su Balotelli è sempre stato molto attento. Non gradì il viaggio d'andata a Verona sulla cappelliera del treno, non gradì, e chiamò al telefono Mino Raiola, per raccontare della sigaretta fuamata in bagno durante il viaggio sul Frecciarossa per Firenze. Conoscendo il vice Berlusconi, la multa riguarderà in particolare l'ammonizione: si è trattato di una leggerezza che si poteva evitare.
Le fibrillazioni dopo Fiorentina-Milan non sono finite. Perché in serata ha ripreso il duello rusticano a distanza con l'Inter. «Il piano per portare in Champions il Milan è perfetto a questo punto» l'amara chiosa proveniente da Milanello, risposta evidente alle insolenze di Bonolis. «La corrida inscenata da Schelotto è costata un turno, la domanda di Balotelli a fine-partita due» l'altra segnalazione della comunicazione milanista (tre turni di stop a Raimondi e Carmona e uno a Cigarini per la rissa Inter-Atalanta). Prima di concludere con un'altra disparità contenuta nel referto arbitrale, segnalata anche dal giudice sportivo. Durante l'intervallo di Firenze, un collaboratore viola, ha rivolto a Tagliavento un'espressione ingiuriosa: il soggetto non è stato identificato dal sestetto degli arbitri ed è rimasto perciò impunito. «Nei confronti di Balotelli c'è una maggiore attenzione come accadde nei confronti di Ibrahimovic» la sintesi dell'avvocato Cantanamessa che ha parlato anche con il diretto interessato. «Non ho insultato nessuno: ho rivolto una domanda e basta» la versione di Mario che è tra l'altro in parte confermata dallo stesso dispositivo dell'avvocato Tosel, «aver rivolto una espressione ingiuriosa».
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