Uefa: brava (forse) ma (sicuramente) lenta. E qui le spiegazioni sul ritardo accumulato da Nyon nel licenziare il verdetto sul Milan si moltiplicano rincorrendo ipotesi fantasiose. L'atteso dispositivo è diventato una sorta di parto complicato perché, questa la tesi proveniente dalla Svizzera, la motivazione della stangata perché di stangata si tratterà - dev'essere puntigliosa e spazzare via ogni sospetto di pregiudizio politico nei confronti del Milan. Nonostante tutti gli sforzi, sarà difficile condividere il giudizio di Costacurta nei panni di vice-commissario della Figc («l'Uefa vuole il Milan più forte»: e lo randella con una mazzata da 50-60 milioni?), perché nel frattempo, oltre alla campagna social varata dal club rossonero, si è aggiunto il sindaco di Milano Beppe Sala, nota la sua fede interista, con un quesito polemico («vediamo cosa faranno con il Psg») che non può essere liquidato sommariamente.
Perciò i componenti della camera giudicante dell'Uefa stanno impiegando una settimana per licenziare sentenza e motivazioni. Per fare l'elenco puntuale di tutte le manchevolezze del Milan cinese e soprattutto spiegare il differente trattamento specie riguardo all'Inter in materia di debito. All'epoca Thohir ebbe tutto il tempo di rivendere la maggioranza a Suning mentre Yonghong Li è strozzato dall'appuntamento del 31 ottobre entro il quale deve restituire al fondo americano Elliott, considerato a Nyon poco affidabile, il prestito ottenuto nell'aprile del 2017 per completare il closing del club rossonero. Negli Usa si sta giocando l'altra partita per il broker cinese. L'italo-americano Commisso continua a discutere con Han Li e Goldman Sachs sulla valutazione del marchio e il cinese continua a proporre l'ingresso al 30-40% per ottenere liquidità con la promessa di far salire a breve l'uomo d'affari di origine calabrese alla maggioranza e quindi al comando operativo del club. Ma secondo indiscrezioni della tarda serata di ieri Commisso avrebbe offerto 500 milioni per comprare subito il 100% del Milan, dando però a Li un ultimatum di 48 ore.
Se l'operazione andrà in porto, Commisso cambierà management e vertici tecnici (insomma, via Fassone, Mirabelli e Gattuso). La famiglia Ricketts infine non è uscita di scena ma è rimasta alla finestra in attesa di sviluppi.
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