
Intanto, i numeri del primo Mondiale per club, al via negli Stati Uniti: 32 squadre, 20 Paesi partecipanti, 1 miliardo di dollari in palio, 11 città come sedi delle 63 partite. La prima alle 2 di domani mattina ora italiana, fra l'Inter Miami, club imbucato fra grandi club del mondo, e la regina d'Africa, l'Al-Ahly, squadra egiziana, 12 Champions League vinte, di cui 4 negli ultimi 6 anni. La stella dell'Inter Miami è Leo Messi. La Fifa ha provato in ogni modo a imbucare anche Ronaldo, ma non c'è stato nulla da fare.
L'Uefa ha qualificate 12 squadre, 6 il Sudamerica, 4 l'Africa, l'Asia e l'America centrosettentrionale (Concacaf), 1 l'Oceania. Più appunto l'Inter Miami. Tutt'altro che un caso che stanotte si cominci proprio a Miami. Hanno fatto classifica i risultati nelle precedenti 4 Champions League (ce l'hanno tutti) e i ranking continentali. Per questo, per dire, a rappresentare la Spagna c'è l'Atletico Madrid e non il Barcellona. C'è ovviamente anche il PSG, che peraltro con la vittoria del 31 maggio, è la prima squadra già qualificata alla seconda edizione del Mondiale per club, se davvero ci sarà. Meglio infatti non dare nulla per scontato, del resto questa stessa prima edizione è stata in dubbio almeno fino a 9 mesi fa, perché non c'erano i soldi per pagare le squadre e impegnarle a giocare in un momento della stagione in cui, anni dispari, normalmente calcio non ce n'era (gli anni pari da sempre sono riservati a Mondiali e campionati continentali). Alla fine è spuntato Dazn mondo, che ha preso i diritti dell'evento e ha contribuito a gran parte delle spese, salvando la Fifa. Trasmissione gratuita in Italia (e una partita al giorno in chiaro anche sulle reti Mediaset). La formula è nota: 8 gironi da 4, passano le prime 2 e poi via all'eliminazione diretta. Per l'Italia ci sono l'Inter (nel girone con i messicani del Monterrey, i giapponesi dell'Urawa e gli argentini del River Plate, affrontati nell'ordine, debutto nella notte fra martedì e mercoledì, alle 3) e la Juventus (nel girone con gli arabi dell'Al-Ain, i marocchini del Wydad e il City di Guardiola, debutto nella notte fra mercoledì e giovedì, sempre alle 3). Molte le curiosità, dalla prima Inter di Chivu, al debutto saudita di Inzaghi (con possibile incrocio agli ottavi con Tudor), fino al primo Real di Xabi Alonso, con l'ex juventino Huijsen ultima stella (già preso anche l'annunciato fenomeno 17enne Mastantuono, qui alle ultime esibizioni col River). Molti meno del previsto i movimenti di mercato nella finestra aperta apposta dalla Fifa. L'eccezione è il City, che ha preso Reijnders, Cherki e Ait-Nouri. L'ex interista Correa farà il Mondiale col Botafogo.
Il miliardo di dollari è diviso fra premi di partecipazione (l'equivalente di 488 milioni di euro) e premi di merito (442). Il gettone di presenza varia per tutti: l'Inter avrà 24 milioni sicuri, la Juventus 20. Ogni vittoria vale 1,9 milioni, il pareggio 900 mila euro.
Il passaggio agli ottavi somma altri 7 milioni, quello ai quarti altri 12,2 e così via, fino a chi alza la coppa, che da sola vale 37 milioni, tanta roba da raccogliere in un solo mese. C'erano club, le leghe e i sindacati calciatori di mezzo mondo che questo Mondiale dicevano di volerlo boicottare, evidentemente hanno trovato il modo per fargli cambiare idea.