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Mondiali di nuoto, l'ungherese Kenderesi arrestato per molestie sessuali

Tamas Kenderesi è stato arrestato e poi rilasciato per presunti abusi sessuali. Non potrà lasciare la Corea del Sud per dieci giorni

Mondiali di nuoto, l'ungherese Kenderesi arrestato per molestie sessuali

Dopo la tragedia di ieri, una nuova notizia sconvolge i Mondiali di nuoto: il nuotatore ungherese Tamas Kenderesi è stato arrestato dalle autorità locali per molestie sessuali.

La notizia è stata riportata da Reuters e confermata anche dalla squadra magiara: nella mattinata di domenica 28 luglio è scattato il fermo nei confronti dell'atleta ungherese, bronzo nei 200 metri farfalla alle Olimpiadi di Rio 2016 e ottavo a questi mondiali nella stessa gara. Si ipotizza che la presunta molestia sessuale sarebbe avvenuta proprio all’interno della discoteca Coyote Ugly a Gwangju, crollata nella nottata italiana di sabato. Al momento gli inquirenti preferiscono mantenere il massimo riserbo sulla vicenda e non hanno comunicato ulteriori dettagli, riguardo al nome della vittima di questi abusi. Difficile dire al momento se le molestie siano avvenute nei confronti di un’atleta oppure di un’altra persona.

La vicenda sarebbe accaduta nella notte italiana tra venerdì 26 e sabato 27 luglio. Kenderesi era all’interno della discoteca crollata e proprio nel locale sarebbe avvenuto il presunto fatto incriminato. L'atleta è stato ascoltato dalle autorità locali e poi rilasciato, ha fatto rientro nel villaggio degli atleti ma è possibile che il nuotatore magiaro venga risentito ancora una volta dagli inquirenti per provare a chiarire meglio la vicenda. L’episodio sarà in ogni modo accertato nelle prossime settimane con l’ungherese che non potrà tornare a casa almeno per 10 giorni, una permanenza forzata in Corea del Sud per provare a difendersi dalle accuse di molestie sessuale.

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