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Motogp: a Brno Marquez finalmente torna sulla Terra Agostini è ancora lontano

Dopo 10 vittorie, a Brno, Marquez manca la lode. Impossibile il paragone con Agostini, anche se il centauro italiano sembra restare ancora inarrivabile

Agostini, ancora inarrivabile per lo stesso Marquez
Agostini, ancora inarrivabile per lo stesso Marquez

Dopo dieci volte consecutive in cui è stato il primo a passare sotto la "bandiera a scacchi", doveva arrivare il momento in cui a vincere sarebbe stato qualcun altro. Dopo tutto anche Marquez, colui che senza dubbio è destinato a battere moltissimi record e a diventare una leggenda delle due ruote (se già non lo è...) è umano e una "sconfitta" non gli toglie certo i galloni di fenomeno e di favorito assoluto per la MotoGP di quest'anno.

Anche dopo il GP ungherese i numeri dello Spagnolo, che va ricordato ha solo 21 anni, sono da far tremare i polsi: a Brno è avvenuto qualcosa di incredibile, perchè per la prima volta da quando corre in MotoGP l'iberico è rimasto fuori dal podio, finendo quarto. Tuttavia, questo GP ha tolto (almeno per ora) a Marc il piacere di battere un record, quello delle affermazioni consecutive dall'avvio di una stagione motociclistica. Nessuno infatti è mai riuscito ad arrivare primo in 11 gare di fila di un mondiale di motociclismo e il fenomeno iberico si è fermato a 10, non riuscendo quindi a sopravanzare Agostini, che fece il suo stesso "score" nel 1968 e nell'anno successivo, e Doohan, che però va detto, vinse 10 GP consecutivi senza però iniziare tale striscia dalla gara d'esordio stagionale. Bisogna però ricordare come Agostini abbia numeri che ancora oggi appaiono inarrivabili, visto che parliamo di un centauro che ha vinto 15 titoli mondiali, andando a vincere 123 gare sulle 190 a cui ha preso parte e arrivando 162 volte a podio. Certo, le stagioni erano meno lunghe, ma la grandezza del nostro pilota non è in discussione. La carriera del giovane iberico è invece ancora agli albori, ma nonostante ciò ha già messo in bacheca 3 titoli mondiali (tra cui quello dell'anno scorso, in cui ha vinto all'esordio in MotoGP) e infranto moltissimi record.

Fare raffronti tra campioni che hanno segnato epoche differenti di uno sport è impossibile e questo vale per il calcio così come per ogni altro sport, compreso il moticiclismo, in quanto negli anni vi sono molti cambiamenti, tali per cui si confrontano non solo epoche differenti, ma in un certo senso anche sport differenti. Tuttavia, visto che Marquez è stato spesso accostato ad Agostini per queste 10 vittorie di fila, si può provare a porre l'accento su ciò che rende diversi i due piloti. Ebbene, se Marquez ha fatto sue dieci gare di fila, l'Italiano ha fatto qualcosa di ancora più grande, se consideriamo che tra dal 1968, per tre anni, ha vinto 38 gare consecutive in 500. Agostini, infatti, vinse dieci gare il primo anno e poi tutte le altre a cui partecipò, fino al 1971. Il discorso è stato praticamente analogo in 350.

Insomma, Marquez deve fare ancora molta strada per arrivare ai livelli di Agostini.

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