Napoli - Gli arbitri stanno togliendo il sonno a Carletto. Banti è una ferita che sanguina meno: «A Torino ero incavolato nero». Per stasera gli scienziati dell'Uefa hanno spedito a Napoli il fischietto Kassai: «Allora siamo a posto, il ricordo è troppo nefasto e troppo recente. Sono sorpreso, in questi casi deve trascorrere molto tempo prima di dimenticare». Edizione Champions di due stagioni fa, fece scalpore l'eliminazione del Bayern per mano del Real Madrid ai quarti di finale per un gol nettamente irregolare (e decisivo) concesso dall'ungherese a CR7.
Con o senza Kassai, il big-match di stasera è da vincere a tutti i costi. Il deludente pareggio di Belgrado ha indebolito le già flebili speranze partenopee di far fuori una tra Psg o Liverpool e stasera in un San Paolo che si preannuncia quasi pieno, ma non gremito, ci sono da prendere i tre punti e basta. «Non è decisiva ma quasi» si affretta a precisare Ancelotti, invece altro che se non è decisiva. Arrivarci dopo una sconfitta più o meno evidente in campionato non è il massimo a livello di nervi.
«Dobbiamo ripartire da quanto di buono fatto a Torino. Ovvero i primi venti minuti e quelli finali, quando in inferiorità numerica abbiamo sfiorato il pareggio - ha detto ancora il tecnico -. Ribadisco la mia convinzione: il Napoli non è lontano dalla Juventus, però bisogna correggere in fretta gli errori. Abbiamo analizzato le lacune emerse sabato e che hanno penalizzato la nostra prestazione, così come abbiamo dato una ripassata ai cinque gol beccati dal Liverpool in estate. Quella era un'amichevole, un tipo di gara dove è facile lasciarsi andare. Sappiamo dove possono far male gli inglesi ed è fondamentale aver memorizzato la lezione».
La questione ruota intorno a un paio di dilemmi: dove può provocare danni il Napoli? L'impresa è possibile contro una delle big europee? «Loro puntano a vincere campionato e Champions, hanno un allenatore che stimo tantissimo e un impianto di gioco collaudato e formato da grandi campioni. Non siamo proprio gli ultimi arrivati e intendiamo giocarcela. Come? Primo, non lasciare loro il contropiede. Secondo, provare a comandare il gioco senza esporci inutilmente. Terzo, non perdere la testa nei momenti critici perché è sicuro che il Liverpool ci creerà più di un problema. Sappiamo cosa c'è da fare e lo faremo».
Con quali interpreti è tutto da vedere. Ci saranno cambi, difficilmente in difesa, di sicuro a centrocampo e in attacco, dove Ancelotti non intenderà fare a meno della fisicità di Milik. E dove Insigne è pronto a recitare il copione che gli spetta, quello dell'atteso protagonista. Lorenzinho sa di aver sbagliato match a Torino: «Capisco quando gioco male o bene, non ho bisogno di farmi condizionare dalle critiche. Nessuno dei miei compagni immagina una serata tranquilla, avremo di fronte uno squadrone ma a noi piace questo tipo di gare soprattutto quando si giocano al San Paolo. Chi temo? Firmino è il più determinante, tira fuori i difensori e crea spazi per gli esterni».
Massima allerta tra le forze dell'ordine per l'arrivo
in città di circa duemila tifosi inglesi, segnalate pure una quarantina di teste calde. Presidiati centro storico, i locali della movida e le strade che circondano lo stadio: i precedenti tra le due tifoserie sono pessimi.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.