Se pure si volesse allungare lo sguardo oltre il campo, ci sono i numeri che certificano la crisi del Napoli. Non perdeva a Udine da otto anni, dopo sedici anni incassa quattro ko nelle prime otto trasferte stagionali, becca la seconda sconfitta consecutiva tra Champions e campionato, soprattutto a Udine non tira mai nello specchio della porta e siamo già a sette gare stagionali senza prendere punti. Colpisce un palo (esterno) nel recupero ma l'avversario impegna due volte Milinkovic-Savic, prende la traversa con Piotrowski e prima della rete decisiva di Ekkelenkamp per due volte si vede annullato il gol dal Var.
La differenza di energia ha fatto la differenza. Così come la fisicità dell'Udinese sempre in anticipo sulle seconde palle e più compatta, a differenza di un Napoli ancora una volta lungo e sfilacciato, irriconoscibile nei suoi elementi più rappresentativi. La lucida autocritica di Conte fotografa bene la situazione in casa Napoli: "Abbiamo il vento contro ma bisogna resistere. Troppo timorosi, sotto questo aspetto c'è da lavorare tanto, non siamo bravi nel gestire i momenti difficili, ci mancano malizia ed esperienza, se soffri tanto alla fine il gol te lo chiami. Le difficoltà sono soprattutto in trasferta, manca un po' di carattere, alcuni hanno personalità e carisma ma altri devono crescere sotto questo aspetto. Inutile sottolineare che siamo stanchi, piuttosto ricordiamoci che siamo alla settima sconfitta e tutte in trasferta, qualcosa vorrà pur dire". Concetti sottolineati più fortemente da Politano: "Abbiamo subito tre gol e una traversa, non possiamo permettercelo. Loro andavano al doppio della velocità, noi purtroppo abbiamo poca energia perché giocano sempre gli stessi".
La sfida del Friuli racconta di un Napoli partito meglio, pericoloso su un affondo di Spinazzola e di un'Udinese mai al tiro però più ordinata e costante nel pressing, più precisa nell'annullare le fonti del gioco partenopeo. C'è tanta intensità nella ripresa, i friulani devono andare a segno tre volte per farsene accordare uno buono: fanno centro Davis e Zaniolo, ricacciati indietro dal Var, l'eurogol di Ekkelenkamp invece non ammette contestazioni ed è da applausi. L'orgoglio dei campioni produce un erroraccio sotto rete di Hojlund e il legno basso di Lucca, Runjaic suda freddo ma alla fine esulta: "La fortuna ci ha aiutato, nel secondo tempo abbiamo meritato più di loro che sono una grande squadra.
Non è mai facile avere la forza per rimanere concentrati dopo due gol annullati, poi Ekkelenkamp ha fatto un gran gol. Ci si può chiedere perché non giochiamo sempre così, abbiamo una squadra giovane e il nostro percorso richiede pazienza".