Il Napoli spuntato ritrova Mertens

Partenopei a disagio con la penultima. Dura colpire senza veri bomber

Un po' il Napoli è sceso in campo molliccio, un po' l'Empoli ha piazzato il solito pullman ai limiti dell'area, certo è che il primo tempo ha annoiato e deluso i pochi intimi del San Paolo prima di una ripresa dove poi le cose si sono sistemate al meglio (per gli azzurri, ovviamente). Mezzora per vedere un vero tiro dalle parti di Skorupski da parte di Mertens che nemmeno ha centrato la porta, sintomo di un disagio che la formazione di Sarri ha accumulato dalle battute iniziali, quando avrebbe dovuto fare la partita aggredendo gli avversari e invece s'è lasciata irretire da un blando e inefficace fraseggio a centrocampo.

Senza centravanti è dura, si sa, se poi le alternative tattiche risultano prevedibili allora si fa tosta, anche se l'avversario è penultimo in classifica e si limita al compitino difensivo. Mertens ha fatto quello che poteva, e pure di più, per aprire varchi, i pochi spunti dei primi 45 minuti portano la sua firma e di Callejon. Il belga avrebbe fatto meglio al 40' se non fosse arrivato stanco dinanzi al numero uno toscano calciando debole e centrale. Il destro dello spagnolo al 42' ha esaltato Skorupski. Il resto sono velleitarie (Zielinski) e testarde (Insigne) conclusioni dalla distanza.

Qualcosa doveva necessariamente mutare nella ripresa, per intenderci quella rabbia e voglia di vincere appena accennata nella prima frazione. È bastato accelerare per far crollare il muro empolese al 51': errore in uscita di Costa, Allan prende palla, Callejon rifinisce e Mertens mette dentro il sesto pallone della sua stagione. Liberatosi mentalmente dell'assillo del gol, il Napoli ha cambiato marcia nella ripresa, alzando il ritmo e prendendo di mira Skorupski, strepitoso su Jorginho. Ma esponendosi a inutili pericoli, vedi la traversa ispirata da un destro di Dimarco.

Sarri aveva risparmiato qualche big in panchina nella speranza di riproporlo fresco e riposato sabato in casa della Juventus.

Ha chiesto aiuto al solito Hamsik, per garantirsi una presenza fissa tra le linee in grado di stimolare meglio qualcuno dei tre piccoletti in avanti e di difendere il bottino.

Missione compiuta quando il capitano sforna la specialità della ditta, l'assist che manda in gol Chiriches. Ora testa a Torino.

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