Napoli Sarri aveva visto giusto. Temeva l'appuntamento facile, e il presunto esame di maturità si trasforma in bocciatura scudetto. Il Palermo firma la sorpresa della giornata e costringe il Napoli al pari. La partita più facile diventa la più deludente nel risultato perché l'ansia da prestazione, ovvero da secondo posto, annebbia la mente della squadra costretta a vincere per sfruttare lo scivolone della Roma.
L'inizio è stato contratto, troppi passaggi sbagliati e molte palle vaganti, sintomo di una concentrazione non ai massimi livelli ma di una foga a tratti eccessiva a discapito della precisione. Terreno fertile per un Palermo che aveva poco o niente da perdere, toccato dopo appena sei minuti dalla grazia piovuta dal cielo sotto forma di cross di Rispoli, corretto sapientemente in rete da una deviazione di testa di Nestorovski. Da censurare la lettura difensiva napoletana, ci fa una brutta figura soprattutto Hysaj.
E' diventata allora un'altra partita, con il Palermo che ha piazzato tutti gli undici uomini dietro la palla, esaltati dal vantaggio e da chissà quale discorso fatto negli spogliatoi dal debuttante Lopez, l'ultima scommessa di Zamparini. I siciliani hanno aggredito ogni palla con una ferocia fin qui sconosciuta, compattandosi dinanzi al proprio portiere che ha compiuto miracoli a ripetizione nella mezzora centrale della prima frazione, superandosi su Callejon e facendosi aiutare dalla fortuna nel deviare sulla traversa il sinistro di Mertens. Non sufficienti comunque a giustificare la manovra spezzettata dei napoletani, che solo a tratti hanno innalzato il ritmo e l'intensità della partita.
Detto del solito errore in difesa, a centrocampo la buona volontà e la quantità di Allan non hanno equilibrato l'efficacia delle giocate. Jorginho ha sofferto il pressing alternato di Jajalo e Nestorovski, limitandosi alle linee orizzontali, Hamsik ha fatto quello che ha potuto tra le linee dovendo supportare dalla parte sinistra un Insigne testardo e impreciso, gli assist in area di Callejon sono diventati preda sistematica della difesa palermitana, ieri troppo bella per trovarsi in quella posizione di classifica.
Ripresa arrembante, la forza dei nervi più che la lucidità delle idee, è stato un continuo bussare alla porta di Posavec, da ogni posizione, con tutti i disponibili al tiro: il portiere croato ha sempre indovinato l'attimo giusto e battezzato l'angolo migliore per deviare, bloccare o smanacciare la palla. Alla fine saranno otto interventi decisivi, una serata capolavoro, la favoletta da raccontare ai nipotini se al minuto 66' non fosse inciampato sulla classica buccia di banana.
La più agevole delle conclusioni da neutralizzare si trasforma in papera clamorosa su destro di Mertens. Una figuraccia riscattata comunque da un altro paio di prodigi per smorzare gli ultimi, confusi, attacchi del Napoli.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.