Il derby principesco delle sorelle Borromeo

Lavinia in Elkan e Beatrice futura Casiraghi divise dalla sfida di stasera

Pierre Casiraghi e Beatrice Borromeo
Pierre Casiraghi e Beatrice Borromeo

Belle sono belle e anche nobili. Dicono tutto quei nomi glamour , Lavinia e Beatrice. Non servono le foto. Il quarto fra Juve e Monaco è di finale e nobiltà, mette di fronte le sorelle Borromeo, figlie del conte Carlo Ferdinando, ma di mamme diverse.

Derby nobile e di ricchi natali perché Lavinia è l'algida moglie di John Elkann, presidente di Fca e di Exor, e quindi azionista di riferimento della Juve. Il pubblico televisivo l'ha scoperta sull'1-0 di Tevez a Dortmund, quando si è alzata di scatto per l'abbraccio collettivo con marito, cognati, Emma Winter e Andrea Agnelli, e dirigenti, Beppe Marotta e Pavel Nedved. Lei, bionda e regale lassù in tribuna dove arrivano solo donne tifose e speciali, mix di passione e cultura, di fascino e riservatezza.

Derby nobile e di famiglia perché Beatrice è più o meno come la sorella, solo meno riservata e più presenzialista, ex modella e ora giornalista con all'attivo la collaborazione con Michele Santoro ad Annozero e, adesso, con Il Fatto quotidiano . Scrive libri, Beatrice, ed è prossima alle nozze con Pierre Casiraghi, figlio di Carolina di Monaco e di Stefano Casiraghi, l'imprenditore comasco che regalò all'Italia degli anni Ottanta la bella favola del suo matrimonio con la principessa della Costa Azzurra. Favola dal finale tragico però, favola che si concluse una mattina di ottobre del 1990 quando Stefano perse la vita proprio nelle acque del Principato, tradito dalla sua passione per le gare di offshore.

Torino-Monaco, tradizioni a confronto, sabaudi contro monegaschi. I Grimaldi non hanno partecipazioni dirette nella squadra, restano però i primi tifosi dei biancorossi, con un palco sempre riservato allo stadio Luis II. Mentre allo Juventus Stadium è già difficile vedere accanto le sorelle Borromeo, figurarsi il giovane Casiraghi. Al ritorno, magari, chissà...

Lavinia ha 38 anni, sua madre è l'ex modella tedesca Marion Sibylle Gabriele Zota. Undici anni fa ha sposato John Elkann a cui ha dato tre figli. Mamma Lavinia è bionda e schiva, a 6 anni il padre si separò per unirsi a Paola Marzotto, figlia dell'esplosiva contessa Marta, musa del pittore Guttuso, e da lei ebbe altri tre figli: Carlo, appunto Beatrice, e Matilde. Famiglia felice, al punto che Lavinia per sposare John Elkann ha scelto come testimoni fratellastro e sorellastra. Il colpo di fulmine tra Yaki (soprannome di John) e Lav arrivò a Londra, davanti a Isabella, di lei sorella, che andò a trovare l'amico Lapo Elkann. Il sontuoso matrimonio venne celebrato alle isole Borromee, 700 invitati. Lavinia si dà da fare, è stilista, ha disegnato la borsa «La Vie» per Trussardi e la Blav, abbigliamento per bambini. Non è come una volta, gli aristocratici non aristocratizzano più. Si realizzano con fantasia, persino nelle propaggini della famiglia Agnelli.

Il quadretto nobiliare si riformerà per il connubio tra Beatrice, 30 anni ad agosto, e Pierre Casiraghi, amore sbocciato 7 anni fa e solennizzato da un diamante rosa comparso al dito, tra feste a palazzo Grimaldi e foto sugli yacht. Prossime sono le nozze. «A Capodanno però mi ha portata in tenda nel deserto marocchino. Era freddissimo» ha confidato di recente lei.

Stasera si spera che non piombi il gelo sul volto di Lavinia per un gol del brizzolato

Toulalan o di altri biancorossi. Nel caso, a far da contraltare alla sua delusione, ci sarà il sorriso complice dei due fidanzatini promessi sposi in casa Casiraghi. Che poi è quasi come dire Grimaldi. Una favola anche questa.

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