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"Non c'è nessuno di colore...": la folle polemica sulla Gazzetta dello Sport

Molti utenti hanno apprezzato la prima pagina della Gazzetta dello Sport per presentare la nuova Serie A, in tanti invece ne hanno criticato la mancanza di bambini di colore nella foto

"Non c'è nessuno di colore...": la folle polemica sulla Gazzetta dello Sport

Il campionato di Serie A è ripreso oggi alle 18 con Fiorentina-Torino e si deve già registrare una prima polemica anche se non è legata ad affari di campo. La Gazzetta dello Sport, infatti, nella sua prima pagina odierna è uscita fuori con una foto molto bella e significativa, con 20 bambini ritratti con indosso le 20 maglie delle squadre del massimo campionato nostrano, e con un titolo semplice ma efficace: "Serie A ti amo". Nel sommario la rosea ha poi inserito un pensiero significativo visto il difficile momento che ha vissuto e sta vivendo il Paese per via della pandemia da coronavirus: "Si gioca! Facciamo tutti il tifo per il campionato della Speranza".

In tanti hanno trovato questa prima pagina davvero azzeccata con i bambini, l'emblema della spensieratezza e della felicità, a rappresentare i 20 club che si daranno "battaglia" sul campo in questo nuovo campionato. In molti, però, hanno trovato di che lamentarsi abbozzando critiche di stampo "razzista" e "sessista" in quanto nella foto non era presente "nemmeno una femmnuccia o un bambino di colore".

In un momento molto difficile per il paese, la prima pagina della Gazzetta dello Sport in riferimento alla ripresa del nuovo campionato di calcio ci è sembrato invece calzante, azzeccato e significativo con 20 bambini sorridenti e felici che i propri beniamini tornino in campo per allietare le giornate dei tanti appassionati di calcio. Chi ha trovato modo per fare polemica con una prima pagina di questo calibro non ha colto, o non ha voluto cogliere, il messaggio profondo che voleva invece mandare la rosea e ha perso di certo una buona occasione per evitare di avvelenare il clima su un tema scottante e delicato come il razzismo e che nulla c'entra con la prima pagina del quotidiano sportivo.

Polemiche social

"Senza accorgercene, secondo la copertina della #gazzetta siamo finiti in un mondo distopico in cui il calcio lo seguono solo maschi, bianchi e preferibilmente ariani. Donne e persone di etnia non caucasica non esistono. Gazzetta, seriamente?", il commento di un tifoso amareggiato dalla scelta del giornale sportivo più seguito d'Italia. "Tutti bianchi e nemmeno una femminuccia", uno dei tanti commenti letti su Twitter.

C'è anche chi ha preso le parti della Gazzetta dello Sport: “Nessuna bambina, tutti bianchi”. Una polemica (anche un poco razzista) sul nulla per soddisfare la dose giornaliera di politicamente corretto, ossessione perversa, becera e malsana. Retorica tutta nostrana", e anche: "La Gazzetta oggi ha fatto una prima pagina bellissima.Tutto il resto è frutto della frustrazione di chi usa la tastiera per sputare m...e sentenze su tutto. pace".

Il commento del direttore della rosea

Stefano Baringelli è salito da poco al timone della Gazzetta dello Sport e ha risposto in maniera netta alle polemiche social di queste ultime ore (dal profilo Facebook di Marco Esposito): "La Gazzetta ha scelto una società disponibile perché come sapete la legge tutela i minori in foto quindi andava firmata una liberatoria la società aveva i bambini che vedete quel pomeriggio in cui abbiamo scattato la foto. La Gazzetta non fa i casting per la gioia degli ipocriti, siamo il giornale più antirazzista del mondo perché ci occupiamo di sport: il razzismo nel nostro mondo non esiste dai tempi di Owens"

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