Con il Covid ripiombato in serie A sullo sfondo e uno stadio Franchi di Firenze che aprirà a 1000 invitati, Roberto Mancini inizia la campagna d'ottobre della sua Nazionale. Stasera l'amichevole con la Moldavia, nei prossimi sette giorni le sfide di Nations League con Polonia (a Danzica ci saranno 10mila spettatori) e Olanda: «Siamo contenti che la Nazionale attiri di nuovo tanti telespettatori: vuole dire che i ragazzi fanno divertire. Questo soprattutto ci inorgoglisce». Nel calcio italiano perfetta metafora del Paese, litigioso e fazioso per definizione anche durante l'emergenza, c'è una nuova stella polare, pacificatrice e unificante: la Nazionale.
Così il ct non si fascia la testa per i tamponi continui a cui deve sottoporsi la delegazione azzurra, né per le temporanee assenze di Bonucci e Chiellini (che oggi dovrebbero aggregarsi al gruppo a Coverciano) e di altri elementi bloccati da isolamenti fiduciari o infortuni. Ecco che la prima Italia «autunnale» sarà una squadra sperimentale in cui debutterà il centravanti Ciccio Caputo e con lui ci saranno altri due compagni del Sassuolo, Berardi e Locatelli, oltre al laziale Lazzari.
Il gruppo azzurro, come al solito compresso dagli impegni di campionato e fra poco anche da quelli di Coppa, non ha molto spazio da ritagliarsi. La sfida con la Moldavia (ko in nove delle ultime 10 partite e senza il talento Damascan, in isolamento al Waalwijk, in Olanda, che ha otto casi positivi) servirà dunque per alcuni test - la lista dei 23 per l'Europeo ha ancora qualche casella da riempire - ma non sarà un'amichevole qualunque, al di là della debolezza dell'avversaria, numero 175 della classifica Fifa. L'Italia deve vincere per il ranking: attualmente siamo la settima europea della classifica Fifa (12ª totale) con un lieve margine su Olanda, Germania, Svizzera la Damimarca 11ª, e come tale entrerebbe tra le 10 teste di serie del sorteggio di dicembre per le qualificazioni al Mondiale 2022. «Non possiamo permetterci errori in una partita così, non possiamo compromettere tutto, dopo tutta la fatica che abbiamo fatto. Vogliamo rimanere almeno in questa posizione - sottolinea Mancini - Poi è anche una questione di mentalità: dobbiamo continuare sulla stessa strada, anche cambiando i giocatori. Mi piace che si migliori anche quando non ci sono punti in palio».
Si diceva del debutto di Ciccio Caputo, titolare alla seconda chiamata in azzurro. Merito del buon avvio di campionato: già 3 reti nella sorpresa Sassuolo di inizio stagione. «Se è qui, vuol dire che ha chance. E poi porta la birra...», ha scherzato il ct, alludendo al fatto che l'attaccante è un produttore. «Io so benissimo di avere davanti a me Immobile e Belotti, che sono qui da più tempo. Immobile è addirittura Scarpa d'oro. Ma io sono qui per giocarmi le mie carte fino alla fine - così il 33enne - Il paragone con Schillaci? Simpatico, ma appartiene al passato. Io per ora mi godo ogni attimo, il resto lo vedremo col tempo».
Italia: Sirigu; Lazzari, G.
Mancini, Acerbi, Emerson Palmieri; Locatelli, Cristante, Bonaventura; Berardi, Caputo, El Shaarawy. Moldavia: Koselev; Platica, Mudrac, Posmac, Armas, Reabciuk; Rata, Carp, Ionita; Caimacov, Nicolaescu. Arbitro: Siebert (Ger). TV: Rai 1, ore 20.45.
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