Novak e Maria, facce diverse di Roma

Djokovic e Sharapova battuti, ma protagonisti agli Internazionali

Novak e Maria, facce diverse di Roma

Roma - Li guardi e ti viene da chiederti cosa glielo faccia ancora fare. Hanno vinto tanto, praticamente tutto; hanno guadagnato un sacco di soldi, da non riuscire a spenderne in una vita; hanno tanta gloria che nessuno potrà mai togliergliela. Eppure sono ancora lì, a sudare sotto il sole, a correre dietro una pallina senza avere la certezza di una volta di prenderla.

Novak Djokovic e Maria Sharapova sono le facce diverse degli Internazionali di Roma, che oggi mettono in campo le finali senza di loro, ma che ieri li hanno visti protagonisti nonostante tutto. Nonostante che alla fine i vincitori siano stati altri. Djokovic, per dire, aveva dall'altra parte della rete Nadal: una volta sarebbe stato un match senza pronostico, ma il tennis non perdona la debolezza di chi è stato fuori per mesi a curare corpo e mente. Ha giocato alla pari il primo set, con quel gomito rigenerato che lo ha costretto a cambiare colpi e postura. Ha persino sognato, ad un certo punto. Rafa sulla terra non ha però pietà (alla fine è 7-6, 6-3), eppure il sorriso del dopo gara è comunque un programma, per ringraziare il pubblico («Roma è il posto che preferisco al mondo per giocare a tennis») e per essersi ritrovato a sprazzi nello specchio della sua passata grandezza: «Lui ha meritato, ma io ho giocato alla pari con il migliore di sempre sulla terra. Ho perso dei punti che non dovevo perdere, c'era un po' di vento e questo lo favorisce. Però in questi giorni ho mostrato un livello che non è quello di tre mesi fa e mi porterò questo al Roland Garros. Servirà? È la prima volta che affronto una situazione del genere. Non ne ho davvero idea». Nadal comunque conferma: «Ne so qualcosa: tornare è sempre difficile, la testa deve riabituarsi alle difficoltà. Vincere aiuta e lui secondo me ce la farà presto». Perché se il linguaggio del corpo ancora balbetta, la determinazione può portare lontano. È la stessa, appunto, che ha scatenato Maria nel match con la Halep: primo set vinto, lotta dura al terzo ma alla fine un ko sul filo dei punti (4-6, 6-1, 6-4).

Tornerà però, torneranno. Perché glielo fa fare l'essere diversi. L'essere campioni.

Oggi. Finale donne (h 13) Svitolina-Halep. Finale uomini (h 16) Nadal-Zverev. Diretta Sky e Tv8.

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