Oggi primo atto pubblico del neopresidente Manenti tra dubbi e perplessità

Oggi primo atto pubblico del neopresidente Manenti tra dubbi e perplessità

ParmaQuante cose si possono fare con un euro? In fondo basta andare in un discount o in un negozio qualsiasi, per portare a casa qualcosa dall'angolo "Tutto a un euro". Si può comprare una pasta, un caffè, in certe città l'euro neanche basta. Ma si può persino comprare una società di calcio di A.

È successo all'albanese Taci e poi a Giampietro Manenti, milanese di Bollate. L'ex presidente Ghirardi ha dovuto regalare il Parma, poiché la situazione debitoria era insostenibile. L'avvocato Giordano, scelto da Taci come vicepresidente, aveva verificato un passivo di 78 milioni, ma si parla di uno sbilancio di 150-200. Cifre astronomiche, comunque insopportabili per un club di provincia. Era così anche nel 2002, ai tempi del crac Parmalat. Ogni volta che in terra ducale si arriva in Europa, si crea una voragine senza fine. Magari il Parma imiterà il Siena, retrocederà in B e fallirà in un secondo tempo. Almeno si vorrebbe riproporre la soluzione del Bari, un anno fa pilotato al fallimento con salvataggio del titolo sportivo, per evitare di ripartire dalla D.

Su Manenti restano molti dubbi, perché era stato respinto negli approcci con Pro Vercelli e Brescia. Alle spalle avrà finanziatori misteriosi, perché la sua Mapi group (sede a Nova Gorica) l'anno scorso aveva 0 giro di affari e un debito di 71mila euro, cifra almeno mille volte inferiore al debito del Parma. Il manager Fiorenzo Alborghetti peraltro è molto quotato e all'assemblea dei piccoli azionisti ha mostrato garanzie. «I soldi vanno presi e gestiti - spiega -, senza buttarli. In conferenza stampa documenteremo che li abbiamo». Poche ore prima del recupero Parma-Chievo, significativo per i veronesi più che per i crociati. Possibili successive azioni di responsabilità verso la vecchia proprietà, compreso forse l'ex ad Leonardi, ora ds. Entro lunedì servono 15 milioni per pagare gli stipendi, evitando la messa in mora. «In questi anni il Parma ha incassato 400 milioni - chiede Tommasi, presidente dell'assocalciatori -, dove sono finiti?».

La società gialloblù neanche doveva iniziare la stagione, se fosse stata monitorata. Donadoni invita a non condannare preventivamente Manenti: «Non va giudicato solo per 2-3 episodi. C'è una ricerca di negatività morbosa».

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