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Ore decisive per Lukaku che si impunta sui soldi. Si tratta ad oltranza

Big Rom, sempre lui: adesso c'è il nodo ingaggio. Non vuole ridurlo come fece con i nerazzurri

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I tifosi di fede giallorossa aspettano trepidanti pronti a invadere uno degli scali romani per accogliere l'acquisto eccellente. I dirigenti della Roma trattano a oltranza a Londra per regalare a Mourinho la ciliegina di un mercato non certo scoppiettante. Persino il giocatore si è lasciato scappare da Bruxelles, mentre seguiva la prima partita del figlio con la maglia dell'Anderlecht, un «domani (oggi, ndr), sarò nella Capitale per firmare il contratto», ipotesi smentita dal general manager di Trigoria Tiago Pinto. L'affare che riporta in Italia Romelu Lukaku non è però ancora definito ed è difficile, anzi quasi impossibile a meno di colpi di scena nella notte, che il giocatore sbarchi effettivamente in Italia oggi.

Il Chelsea nei giorni scorsi ha detto di sì al prestito, dopo che solo dall'Arabia era arrivata un'offerta da 50 milioni (meta non gradita al calciatore) e dopo che Inter e Juve si erano rifiutati di arrivare a 40 (i bianconeri avevano proposto uno scambio con Vlahovic con però un ulteriore compenso economico). La trattativa con la Roma, iniziata con due incontri tra le parti, venerdì sera dopo la gara dei Blues con il Luton, e ieri pomeriggio, non ha ancora raggiunto la quadra e andrà avanti a lungo. Il Chelsea insiste su un prestito oneroso da 8 milioni di euro più bonus (le condizioni con cui nella passata stagione era stato concluso l'accordo con l'Inter), mentre la Roma non vuole superare i 5. Ma se sulla cifra si può trovare un accordo a metà strada, resta il problema dell'ingaggio dell'attaccante belga. Big Rom è a libro paga per 10,8 milioni di euro netti nel 2023-24 e il club di Boehly non avrebbe intenzione di pagarne nemmeno un centesimo nonostante la richiesta del club giallorosso. E il belga, a sua volta, pur avendo dato un ok di massima al trasferimento non vorrebbe abbassarsi lo stipendio, come fece per i nerazzurri. La Roma può arrivare al massimo a 7 milioni e ha bisogno di un assist da parte del giocatore e del suo agente, che ieri ha sentito telefonicamente sulla questione i dirigenti dei due club. Tra i vari nodi da sciogliere anche le commissioni relative al trasferimento: le società continuano a lavorare con i rispettivi team legali.

Di sicuro, se l'affare verrà concluso, sarà sulla base di un prestito secco di una stagione e senza clausole, poi alla fine dell'annata Lukaku tornerà a casa dei Blues e sarà ancora un problema ingombrante per la società londinese: il belga è stato il terzo acquisto per spesa della storia del club e sarà quasi impossibile recuperare quei soldi. Nonostante la fumata grigia dei primi incontri, resta l'ottimismo per un affare che le parti vorrebbero chiudere ma senza aver fretta. «Serve cautela, i tempi non saranno brevi», ha precisato Pinto dopo il secondo incontro con il Chelsea.

Intanto a Trigoria è arrivato l'iraniano Sardat Azmoun dal Bayer Leverkusen: prestito per un anno con opzione per il trasferimento definitivo. «Arrivo in uno dei club più prestigiosi, sarebbe un sogno poter vincere un titolo con la maglia della Roma - così Azmoun -.

Lo scorso anno scesi in campo all'Olimpico e posso dire che nella mia carriera non ho mai visto tifosi così appassionati».

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