Paris, altra beffa fuori dal podio per 13 centesimi

Jansrud vuol dire velocità. La Norvegia non piange più il tendine di Achille del suo primo eroe Svindal, costretto ai box dall'infortunio, perché a tenere alte le attese vichinghe è stato ancora una volta ieri, Kjetil Jansrud, il 29enne di Vinstra, che si è portato a casa anche la discesa di Beaver Creek. Non male, dopo la doppietta di Lake Louise dove il biondo che ama Peer Gynt e la velocità, ha centrato un triplo “alla Aksel”, vincendo le prime tre gare veloci della stagione proprio come era solito fare Svindal. Dietro a Jansrud si rivede Beat Feuz, lo svizzero in grado tre anni fa di impensierire Marcel Hirscher nella corsa alla sua prima coppa generale. Ai vertici già a Lake Louise con un sesto posto in discesa, Feuz ha chiuso a 54/100 dal norvegese ed ha preceduto Steve Nyman, sul podio dopo due anni.

L'Italia sorride ancora con Dominik Paris, il migliore, ma rimasto per 13 centesimi ai piedi del podio come nella discesa di Lake Louise (dove però andò sul podio in superG), ma in grado di lottare a lungo per restare nel triumvirato dei migliori. Se “Domme” c'è, decimi chiudono altri due azzurri, ex aequo Peter Fill e Werner Heel, mentre più staccato a 1 secondo e 90 centesimi ha chiuso, ventiseiesimo, Christof Innerhofer.

Non brillano invece le azzurre nella discesa di Lake Louise. In Canada Tina Maze lascia dietro Anna Fenninger a 45/100 e Tina Weirathera a 51/100. Migliore azzurra Elena Fanchini a +1.32.

Festeggiano invece gli Stati Uniti non solo per il quarto posto della Rosse e il settimo della Mancuso, ma soprattutto per l'ottava piazza di Lindsey Vonn, la regina ritrovata staccata di 85/100 dalla vittoria.

Oggi il calendario prevede una seconda discesa per le donne (20.30 Raisport e Eurosport) e il superg in Colorado (18.45, stesse Tv).

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