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Pechino 2022, Visintin è bronzo nello snowboard

Alla terza partecipazione olimpica l'azzurro è sul podio dietro l'austriaco Haemmerle e il canadese Grondin

Pechino 2022, Visintin è bronzo nello snowboard

Omar Visintin ha conquistato la medaglia di bronzo nello snowboardcross ai Giochi olimpici di Pechino 2022: l'azzurro si è classificato terzo nella gara vinta dall'austriaco Alessandro Haemmerle davanti al canadese Eliot Grondin.

Alla terza partecipazione olimpica, il 32enne Visintin corona il sogno di una vita. Si tratta dell'ottava medaglia dell'Italia Team in questa edizione olimpica e del primo podio olimpico dello snowboardcross maschile nella storia dei Giochi Olimpici invernali.

Visintin, 32 anni, altoatesino, già vicecampione del mondo e otto volte vincitore in Coppa del mondo nella specialità del snowboardcross, nella finale svoltasi al 'Genting Snow Park' di Zhangjiakou in Cina è stato protagonista di una gara meravigliosa, superando all'ultima curva l'austriaco Julian Lueftner. Dopo una partenza tutt'altro che esaltante, l'azzurro tra i curvoni dell'impegnativo percorso cinese e riuscito a recuperare quella posizione che gli ha consentito di conquistare la tanto sognata medaglia.

Una storia bellissima quella di Visintin, tornato alle gare solo meno di due settimane fa nella tappa di Cortina d'Ampezzo, dopo l'infortunio di inizio stagione. Medaglia d'oro al collo dell'austriaco di madre italiana Alessandro Haemmerle. Il 28enne di Bludenz si è giocato il titolo olimpico al fotofinish, vinto per appena due centesimi, sul canadese Eliot Grondin che aveva dominato la qualificazione e tutte le run sino alla finale. L'appuntamento con lo snowboardcross olimpico torna sabato 12 con l'attesissima team mix (alle ore 3.00 del mattino italiane).

Il bronzo conquistato da Omar Visintin è la quarta medaglia a cinque cerchi della storia per l'Italia dello snowboard, la prima al maschile nella specialità dopo l'oro di Michela Moioli a PyeongChang 2018. Le precedenti due medaglie ottenute dalla tavola azzurra erano state conquistate nelle discipline cosiddette alpine. La prima, l'argento di Thomas Prugger nello slalom gigante (specialità non più olimpica) a Nagano 1998 nell'edizione dell'esordio dello snowboard ai Giochi; la seconda, il bronzo di Lidia Trettel a Salt Lake City 2002 nel gigante parallelo.

Le reazioni

"La aspetto da un po' di tempo questa medaglia - confessa Visintin a fine gara -.È la mia terza Olimpiade, ero consapevole di poter fare podio e finalmente ci sono riuscito. A Montafon a inizio dicembre ho subito un trauma cranico e la lussazione gomito sinistro con rottura di un legamento e in quel momento la prima preoccupazione era che volevo venire a gareggiare qui".

Un sogno realizzato dopo mille vicissitudini: "Qualche giorno dopo i dottori mi dissero che per Pechino sarei stato a posto e allora mi sono tranquillizzato. Ho saltato gare e allenamenti, ma la cosa importante era riprendersi. Sono arrivato con un braccio che non era ok al cento per cento, ma per gareggiare bastava. Una volta in gara non penso più al braccio, la sola cosa che conta è andare forte".

"Grande Omar! Oggi ci siamo ripresi quello che avevamo perso ieri con la Moioli. Una prova di carattere in una finale tutt'altro che facile. Mi piace sottolineare che questa è l'ottava medaglia vinta in sette discipline differenti. Non credo che al mondo ci siano tante altre nazioni che possano vantare questo primato. E per lo snowboard non è finita: c'è ancora la prova della squadra mista di sabato. Restate sintonizzati". Lo ha dichiarato il presidente del Coni Giovanni Malagò dopo il bronzo di Omar Visintin nello snowboardcross alle Olimpiadi di Pechino.

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