La pioggia che molto democraticamente rende le moto tutte uguali ha provato a ripetere la magia di un anno fa. Quando Valentino e la Ducati chiusero secondi nonostante fossero una coppia che scoppiava, nonostante non si amassero, non si capissero. Dovizioso, che invece la Ducati prova a coccolarla conscio che questa è l'occasione della vita e altre difficilmente ne arriveranno, è scattato cattivo da non sembrare lui, è andato in testa e per metà gara se l'è giocata là in vetta ad armi quasi pari per pioggia ricevuta e pista fradicia con Pedrosa e la Honda che lo passavo ripassati.
Che meraviglia vedere la coppia italiana in testa e che piacere osservare Valentino subito in bagarre, all'attacco dello smarrito Lorenzo e persino terzo a sognare stavolta, se non l'impresa, almeno il podio. Tanto più che con Dovizioso e la Ducati là davanti avrebbe avuto un extra motivo per andare ad acchiapparli. Invece la democratica pioggia ha lasciato il campo a una pista solo umida che ha ridato alla Honda ciò che era della Honda. Ovviamente ha dato anche alla Ducati quel che era della Ducati. Poco. E Pedrosa ha preso, è andato, ha conquistato la seconda di fila, la prima in Francia, ricevendo cadeau per tutto questo trionfare: la leadership mondiale.
Della gara restano dunque le immagini iniziali di una Ducati davanti e di un Rossi subito dietro e soprattutto di un Rossi che al giro 18, ormai quarto, scivola via sul più bello. «Ho messo le ruote su una buchetta» dirà «è un peccato per me e per la classifica, un'occasione sprecata, perché potevo lottare per il podio». Rimpianto Vale, tanto più pensando alla giornata no di Lorenzo subito desaparecido e alla fine settimo, e ricordando la situazione punti: Vale ne aveva 47 e 42 con la Ducati nel 2011 e 2012 e ne ha 47 ora. Mica bello.
Bella invece la garona di Cal Cratchlow in sella alla Yamaha clienti, per cui con quel qualcosina in meno rispetto alle M1 di Jorge e Vale, che ha però fatto corsa con quel qualcosa in più. Talmente in più da non fargli sentire il dolore al piatto tibiale della gamba destra (fratturato). Quanto a prodigio Marquez, al via il ragazzino era stato risucchiato dagli altri più avvezzi a potenze MotoGp su pista fradicia.
POLEmicamente
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