Inter-Atalanta del 12 marzo, terminata 7-1 in favore della squadra di Pioli, aveva illuso i tifosi nerazzurri che nel giro di 5 partite sono dovuti tornare sulla terra. Dopo la netta e roboante vittoria contro gli orobici, l'Inter ha collezionato 3 sconfitte, contro Crotone, Sampdoria e Fiorentina, e due pareggi nel derby beffa della scorsa settimana e contro il Torino di Sinisa Mihajlovic. Ieri, i nerazzurri, hanno toccato nuovamente il fondo perdendo per 5-4 contro i viola allenati da Paulo Sousa.
Stefano Pioli ha un contratto con l'Inter fino al 30 giugno del 2018 ma visti gli ultimi risultati la sua posizione è in bilico e ieri al termine della batosta subita contro la Fiorentina ha parlato in questi termini ai microfoni di Premium Sport: "Dovevamo fare delle valutazioni e capire perché è successo quello che è successo nel secondo tempo. Quella del secondo tempo non può essere la mia squadra, non può essere la squadra che ha fatto bene fino a domenica scorsa perché anche nel derby abbiamo dimostrato compattezza. Oggi lo abbiamo fatto per 45 minuti, poi c’è stato un blackout inspiegabile. È stata un prestazione troppo brutta per essere nostra".
Pioli fa mea culpa ma non può essere il solo responsabile di questa brutta flessione dell'ultimo mese e mezzo: "Sono responsabile della prestazione di stasera e degli ultimi risultati, così come lo sono i miei giocatori. Darò il massimo fino alla fine, poi vedremo. Dall’Atalanta in poi non abbiamo più messo quell’attenzione che serve per vincere le partite in un campionato come quello italiano. Oggi abbiamo toccato il fondo, abbiamo cinque partite per dimostrare chi siamo.
Facciamo parte di una società prestigiosa, il campionato non è finito stasera e quindi dobbiamo dimostrare che abbiamo altri valori e altre qualità. In questo momento sembra che non siamo capaci di reagire alle difficoltà".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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