PRIMI GOL E prime polemicheMONDIALI di CALCIO BRASILE 2014

Il Brasile doveva vincere, e così è stato. L'arbitro giapponese Yuichi Nishimura s'è adeguato regalando alla Seleçao in affanno il rigore del sorpasso ai danni d'una sconcertata Croazia. È bastato che Fred sentisse la manina di Lovren, suo marcatore, per avvitarsi su se stesso e simulare da vero artista una caduta magistrale. Il giorno che smettesse di giocare a calcio, il 31enne attaccante del Fluminense potrebbe darsi da fare come stuntman in un qualsiasi film d'azione: ne avrebbe la stoffa perché accoppia a un fisico imponente, è alto 184 cm e pesa più di 80 kg, una indiscussa capacità di recitazione. Andate pure a rivedervi il suo plateale ringraziamento a Dio per aver ottenuto il rigore. Poteva farne a meno. Lui che fino all'altra sera era famoso per aver segnato 10 anni fa un gol dopo appena 3” in una partita fra juniores, si porterà appresso la nomea di cascatore.
«Una vergogna. È meglio tornare a casa», il commento di Kovac, il ct croato. Il tutto impazza fra ironie e sospetti sul web senza risparmiare logicamente il fischietto nipponico che è già stato perdonato da Busacca, il capo degli arbitri della Fifa: «Era nella posizione giusta, e un contatto c'è stato». Lecito porsi qualsiasi domanda dopo questa ridicola assoluzione. Ma cosa dirà l'ex fischietto svizzero sui due gol regolari annullati al messicano Dos Santos contro la Nigeria? E pensare che i media brasiliani avevano contestato la designazione di Nishimura ricordandone la giusta espulsione di Felipe Melo nel quarto con l'Olanda in Sud Africa.

Guarda caso il Brasile, nell'ultimo Mondiale vinto, quello disputato in Giappone e Corea, aveva cominciato la corsa iridata usufruendo d'un rigore fasullo per battere la Turchia. Il fallo ai danni di Rivaldo c'era, ma fuori area.

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