Il Brasile doveva vincere, e così è stato. L'arbitro giapponese Yuichi Nishimura s'è adeguato regalando alla Seleçao in affanno il rigore del sorpasso ai danni d'una sconcertata Croazia. È bastato che Fred sentisse la manina di Lovren, suo marcatore, per avvitarsi su se stesso e simulare da vero artista una caduta magistrale. Il giorno che smettesse di giocare a calcio, il 31enne attaccante del Fluminense potrebbe darsi da fare come stuntman in un qualsiasi film d'azione: ne avrebbe la stoffa perché accoppia a un fisico imponente, è alto 184 cm e pesa più di 80 kg, una indiscussa capacità di recitazione. Andate pure a rivedervi il suo plateale ringraziamento a Dio per aver ottenuto il rigore. Poteva farne a meno. Lui che fino all'altra sera era famoso per aver segnato 10 anni fa un gol dopo appena 3 in una partita fra juniores, si porterà appresso la nomea di cascatore.
«Una vergogna. È meglio tornare a casa», il commento di Kovac, il ct croato. Il tutto impazza fra ironie e sospetti sul web senza risparmiare logicamente il fischietto nipponico che è già stato perdonato da Busacca, il capo degli arbitri della Fifa: «Era nella posizione giusta, e un contatto c'è stato». Lecito porsi qualsiasi domanda dopo questa ridicola assoluzione. Ma cosa dirà l'ex fischietto svizzero sui due gol regolari annullati al messicano Dos Santos contro la Nigeria? E pensare che i media brasiliani avevano contestato la designazione di Nishimura ricordandone la giusta espulsione di Felipe Melo nel quarto con l'Olanda in Sud Africa.
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