Il primo Faraone di Roma spegne i fischi con un tacco

Magia di El Shaarawy all'esordio e prima vittoria di Spalletti. Poi fuori Dzeko e dentro Totti che manda subito in gol Pjanic

Il primo Faraone di Roma spegne i fischi con un tacco

Finora è stata soprattutto la Roma di Walter Sabatini. Quella dei flop travestiti da fenomeni, delle mitiche plusvalenze e del muro contro muro con i tifosi della magica. A fine maggio dovrà essere la Roma di Luciano Spalletti. In attesa di promettenti pianificazioni (e anche di doverosi addii) il mister assapora la prima vittoria da neo tecnico giallorosso, facile, ma non troppo. Eppure il neo promosso Frosinone è la squadra che concede più tiri di tutta la serie A. Spalletti, oltre all'attapirato Keita, schiera a sorpresa i due nuovi acquisti El Shaarawy e soprattutto Zukanovic per dare vigore al reparto arretrato. E lui ricambia la fiducia con gli interessi. Non piove e non fa freddo, ma il pubblico dell'Olimpico non è certo quello delle grandi occasioni; troppi punti persi hanno raffreddato notevolmente gli entusiasmi.Come prevedibile la Roma parte a spron battuto, impossibile pensare a un risultato che non sia una vittoria. Occhi puntati sul «Faraone» che, però, sembra leggermente spaesato; dopo un paio di controlli sballati si demoralizza, sistematicamente braccato da Rosi. Come si demoralizza Dzeko che, al solito non supportato a dovere dal «Messi d'Egitto» Salah, vaga per il campo senza lasciare il segno. Per fortuna, al minuto 18, ci pensa il pugnace Nainggolan, bravo e fortunato a sorprendere Leali in un'azione confusa ma produttiva.Vantaggio che dura neanche dieci minuti. Imbucata di Chibsah, Ciofani vince facile il contrasto con Zukanovic e infila Szczesny con un tiro che gli passa sotto le gambe. Non ne azzecca una il portiere polacco. Il pubblico comincia a fischiare. L'unico che sembra credere nella vittoria è Nainggolan che, prima dell'intervallo, impegna severamente Leali per due volte. Forse Garcia se la sta ridendo da qualche parte. Forse.La partita cambia improvvisamente volto nella ripresa: alla prima occasione utile, minuto tre, El Shaarawy trova uno splendido gol di tacco, la rete del sorpasso che accende la miccia. Il risultato tranquillizza Spalletti che, non certo su indicazione di Zeman, decide di mettere dentro Francesco Totti, il capitano torna in campo dopo la fugace apparizione contro il Milan dello scorso 9 gennaio.La partita scivola via senza troppi sussulti fino al 3-1 firmato da Pjanic, uno dei peggiori in campo, che - su assist di Totti - piazza con precisione il pallone all'angolino quando mancano dieci minuti al termine. Alla fine applausi per tutti, soprattutto per i due nuovi arrivati Shaarawy e Zukanovic.Il Frosinone si ferma a quota 16 punti, impantanato nelle secche della classifica e vede sempre più da vicino il probabile ritorno in B. Non gioca male, solo non ha gente capace di fare la differenza sotto porta e ha un portiere incapace di usare bene i piedi.

La Roma sale a 38 (provvisoriamente a meno tre dalla coppia Fiorentina-Inter) e comincia la presumibile (vedi calendario) risalita verso la zona dei preliminari di Champions League. Di più sembra difficile poter ipotizzare. In futuro, però, servirà ben altra determinazione, non tutti gli avversari si chiamano Frosinone.

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