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Il Psv già fuori da tutte le coppe. Ma San Siro è una vetrina da sfruttare

Dal baby Ihattaren a Lozano, l'Eindhoven gioca per il mercato

Il Psv già fuori da tutte le coppe. Ma San Siro è una vetrina da sfruttare

Lo scorso 20 maggio l'Olanda Under 17 sconfisse ai rigori l'Italia nella finale dell'Europeo di categoria. Sette mesi dopo uno dei titolari, il 16enne attaccante Mohammed Ihattaren, è stato aggregato da Mark van Bommel alla prima squadra del Psv Eindhoven. Una notizia che simboleggia pregi e limiti della compagine olandese: se da un lato la necessità di una politica improntata alla linea verde non può garantire competitività nell'Europa dei grandi infatti il Psv è ultimo con 1 solo punto raccolto in 5 gare dall'altro inserire precocemente i giovani talenti in contesti da adulti, anziché confinarli nel campionato Primavera, innesca un circolo virtuoso tra crescita tecnica (a livello individuale e di squadra) e sostenibilità economica. Per tali ragioni una trasferta a San Siro in Champions non potrà mai essere considerata un'amichevole in casa Psv Eindhoven, nonostante la squadra sia già eliminata anche dall'Europa League.

Troppo importante la vetrina internazionale offerta dall'evento ai giocatori, anche in considerazione del fatto che Ihattaren rappresenta la punta dell'iceberg di un vivaio sempre più importante per la prima squadra, attraverso vari cicli che partono da Zoet, passano per Hendrix, quindi Bergwijn (erede di Mertens e Depay all'ala sinistra, con potenzialità ancora tutte da scoprire), infine arrivano a Rosario e Malen. Senza dimenticare i frutti dello scouting, da Dumfries ai messicani Lozano e Gutierrez. Quest'ultimo è l'ultimo nome caldo emerso da Eindhoven, con Van Bommel che lo ha paragonato al primo Sneijder per la versatilità, potendo ricoprire il ruolo di mediano, interno o trequartista. 165 minuti i minuti disputati finora, nei quali ha raccolto 3 reti e 2 assist, per una media di coinvolgimento in un'azione da gol ogni 33 minuti.

Lozano non ha per contro più bisogno di presentazioni, avendo superato a pieni voti la sua stagione di debutto in Eredivisie, per poi confermare le proprie qualità sia al Mondiale in Russia che nell'attuale Champions. In Europa gli sono mancati solo i gol, ai quali ha pensato Luuk de Jong, uno dei pochi veterani: capocannoniere in campionato, in gol da 3 partite consecutive in Champions, tantissimo lavoro - anche oscuro - per la squadra.

L'esempio giusto per i ragazzini.

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