Si raccolgano firme per l'abolizione della medaglia d'argento. Nel calcio, si intende, visto e considerato il disprezzo con il quale viene accolta la medesima dai vinti. Ultime immagini dall'europeo e dalla copa America, inglesi e brasiliani accomunati dalla stessa maleducazione, ricevuta la medaglia, posta al loro collo dal presidente Uefa o del Conmebol, hanno finto di accettare il premio e hanno invece provveduto a sfilarla via nel giro di secondi due. Uno schiaffo a Ceferin e a Dominguez, un'impertinenza verso i vincitori e il pubblico. Soltanto Pep Guardiola, in occasione della finale di champions league persa contro il Chelsea, ha conservato la medaglia, e l'ha anche baciata, come memoria di una partita illustre nella storia sua e del football, ordinando ai suoi del Manchester City di portare rispetto al riconoscimento e di comportarsi alla stessa maniera. È stato, quello di Guardiola, un esempio unico, rimasto tale, perché il suo sodale Southgate non ha dato nessun ordine o consiglio ai suoi presuntuosi tre leoni, tutti pronti a togliersi dal collo quel fastidioso premio. Non accettare la sconfitta non rientra nel codice del fair play di cui gli inglesi si ritengono depositari ma la new generation ha altri valori, basta controllare la fedina penale di alcune figure della nazionale inglese. Sarebbe però opportuno che l'Uefa o le federazioni relative, punissero con una multa i tesserati responsabili di simile comportamento, tanto per toccarli sul filo scoperto, quello del denaro.
Anche in Italia abbiamo avuto esempio analoghi, su disposizione raffinata di un presidente la squadra non si è nemmeno presentata per la premiazione, una scelta tra il miserabile e il ridicolo. Si potrebbe anche arrivare alla definitiva cancellazione della premiazione per il secondo posto nei giochi di squadra, si risparmierebbe sull'argento o silver e si andrebbe direttamente ai vincitori.
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