Leggi il settimanale

Qualcuno ci salvi dal football interruptus

È un football interruptus, troppi gli interventi dell'arbitro, troppe le sceneggiate, troppe le revisioni al Var, il meraviglioso pubblico viene fatto fesso ad ogni partita

Qualcuno ci salvi dal football interruptus
00:00 00:00

Vai a teatro e la recita prevista dura meno del previsto, perché si spengono le luci, cade il sipario, un attore ha dimenticato la parte. Assisti ad un film e la proiezione si interrompe continuamente, la visione si conclude dopo meno di un'ora, rispetto alla durata prevista. Questo non accade, è un paradosso, una provocazione. Accade però in un altro spettacolo, accade nel calcio italiano che ormai è un fake-show, come ha detto l'allenatore del Como, Cesc Febregas. È un football interruptus, troppi gli interventi dell'arbitro, troppe le sceneggiate, troppe le revisioni al Var, il meraviglioso pubblico viene fatto fesso ad ogni partita, paga il biglietto, anche di prezzo pesante, sperando di assistere ad un evento speciale ma finisce bullizzato, il racconto agonistico viene tenuto in piedi dall'enfasi dei telecronisti, in verità quello che accade in campo è una illusione del gioco del calcio, i ritmi già lenti sono ulteriormente ridotti dalle ripetute interruzioni arbitrali, la nota è tipica della serie A, non si registra negli altri campionati continentali. Si gioca poco e male ma lo spettatore, tifoso e no, allo stadio o a casa, si deve arrendere all'inganno, il pallone arancione è l'ultima trovata degli armocromatici della Lega A.

Jorge Valdano, argentino, ex Real Madrid e oggi opinionista di El Pais e di beIN Sports, ci ha descritti e distrutti con questo commento: "Quando segui in tv una partita italiana di calcio, puoi alzarti dalla poltrona, andare in cucina, aprire il frigorifero, prenderti una birra, stapparla, riempire un bicchiere, tornare in poltrona e bere senza problemi, tanto l'azione e il pallone sono allo stesso punto di prima". Cosa avrebbe detto Emilio Fede?

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica