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Rai, Formula 1 infarcita di pubblicità. La Lega: "Perché paghiamo il canone?"

Rai nella bufera per la conduzione al Gp di Baku. Continue interruzioni pubblicitarie e rientri in diretta con gaffe. L'ira della Lega contro viale Mazzini

Rai, Formula 1 infarcita di pubblicità. La Lega: "Perché paghiamo il canone?"

"La Rai si deve vergognare". Al termine del Gran premio di Baku sulla Rai si riversa una pioggia di polemiche infuocate. A impallinare i vertici di viale Mazzini è la Lega Nord che accusa la tivù pubblica di aver commesso gravi errori nella regia e di aver infarcito l'evento automobilistico di paubblicità. "A questo punto - si è chiesto il senatore del Carroccio, Roberto Calderoli - che senso ha pagare il canone?".

Prima ha preferito perdere la maggior parte delle telecronache in diretta di Formula 1 lasciandole a Sky. Con la beffa per chi è obbligato a pagare il canone non ha potuto vedere quasi nessuna gara in diretta finora. Ad eccezione di oggi quando, per una volta tanto, la Rai ha trasmesso in diretta un Gp. Peccato che la Rai abbia combinato un asticcio senza precedenti. "Oggi - ha tuonato Calderoli - si è davvero toccato il fondo con continue interruzioni pubblicitarie, rientri in diretta accompagnati dal silenzio assordante dei commentatori o peggio ancora dai loro dialoghi non essendosi resi conto di essere tornati in diretta, persino difficoltà grammaticali degli stessi commentatori come per esempio dire 'uno pneumatico' nemmeno fossero dei commentatori tedeschi che improvvisano in italiano". Tanto che Calderoli arriva a chiedersi: "Allora perché si deve pagare il canone se di fatto è una televisione commerciale?".

Calderoli, che si vanta di "non aver mai pagato finora il canone", ora lamenta di essere obbligato a pagare dal momento che l'odiatissimo balzello è stato inserito nella bolletta della luce. Una mossa, quella di aver infilato il tributo per il possesso di un apparecchio televisivo in bolletta, che oltre a essere molto discutibile da un punto di vista costituzionale porterà a un extra gettito di 350 milioni per le casse di un sistema radiotelevisivo pubblico che ormai altro non è che uno strumento di propaganda del governo.

"Paghiamo quindi per farci fare il lavaggio del cervello sulla politica e per farci indottrinare su quello che dobbiamo acquistare - conclude il senatore leghista - ma poi un evento importante e spettacolare come la Formula1, che ogni tv valorizza al massimo, viene scempiato in modo vergognoso".

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